L’Aquila, sit-in dei sindaci contro l’aumento dei pedaggi autostradali / FOTO
L’AQUILA, 13 gennaio – Sit-in dei sindaci di Abruzzo e Lazio, contro l’aumento del 13% delle tariffe dei pedaggi, applicato da Strada dei Parchi su A24 e A25. Un folto gruppo di amministratori locali, capitanati dal primo cittadino del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, si è dato appuntamento alle 9.30 in punto nei pressi del casello dell’Aquila Ovest.
Circa 200 i manifestanti che si sono ritrovati nel piazzale. Tra i presenti 4o sindaci, insieme al deputato di Liberi e Uguali, Gianni Melilla, al consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, e ad alcuni esponenti delle associazioni di categoria. Gli ex dipendenti della Intecs, rimasti senza lavoro, hanno dato vita ad un piccolo presidio.
I manifestanti chiedono l”immediata sospensione del rincaro scattato dal primo gennaio e un incontro al ministero. Inoltre invitano ad aprire “un dialogo doppio, da una parte con Strada dei Parchi Spa, concessionaria di A24 e A25, dall’altra con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio”.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, rimarca:
“E’ una manifestazione che serve a ribadire un concetto, venuto alla luce nella riunione che abbiamo avuto con Strada dei Parchi, alla quale hanno partecipato anche i sindaci di Avezzano, Gabriele De Angelis, di Sulmona, Annamaria Casini e il presidente della Provincia di L’Aquila, Angelo Caruso. Abbiamo richiesto questo incontro per avere tutta la documentazione e tutte le informazioni da parte della concessionaria. Credo che il territorio rischi di essere utilizzato in un braccio di ferro che si sta consumando tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Strada dei Parchi, in merito all’allungamento della concessione a quest’ultima. E’ inaccettabile che le popolazioni delle aree interne vengano usate come scudi umani in una guerra che non li riguarda”.
I sindaci hanno voluto ribadire la grande attenzione posta su questa vicenda e la propensione al dialogo. La posizione più radicale è quella di Giovanni Morelli, primo cittadino di Cervara di Roma, che ha additato i colleghi come “passivi” in questa vicenda:
“Servono azioni energiche ed eclatanti, propongo che venga decisa in questa sede una data per dimissioni di massa. Riconsegniamo tutti la fascia tricolore per il bene dei nostri cittadini”.