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Mare inquinato a Pescara, sotto indagine i vertici Aca

Mare inquinato a Pescara, sotto indagine i vertici Aca

PESCARA, 22 marzo 2017 – Il direttore dell’Aca Bartolomeo Di Giovanni e il direttore tecnico dell’azienda acquedottistica Lorenzo Livello sono indagati dalla Procura di Pescara per il reato di inquinamento ambientale, che sarebbe stato causato dallo sversamento di 161.000 metri cubi di reflui, dal sistema degli scolmatori dell’impianto fognario di Pescara direttamente alla foce del mare Adriatico.


Gli avvisi di garanzia sono scattati dopo che le analisi avevano mostrato il forte inquinamento da escherichia coli dell’acqua di mare. L’indagine, condotta dal procuratore di Pescara Cristina Tedeschini e dal sostituto Andrea Papalia, è volta ad accertare le cause dell’inquinamento della foce del fiume Pescara.

Il fronte dell’inchiesta mira anche a fare luce sul mancato utilizzo delle vasche di equalizzazione esterne al depuratore comunale di Via Raiale, mai entrate in funzione, che avrebbero costituito un volume di accumulo per le acque di prima pioggia, fortemente inquinate, evitando lo scarico degli scolmatori direttamente alla foce del fiume Pescara.

Oggi intanto i carabinieri forestali del nucleo investigativo di Pescara e della stazione di Torre dei Passeri hanno posto sotto sequestro lo scarico di un centro di autodemolizione nei pressi di Rosciano, che immetteva i reflui derivanti dalla lavorazione direttamente sulla sponda del fiume Pescara, con valori di idrocarburi pesanti e zinco superiori di oltre 100 volte i limiti di legge.

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