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Maxi intossicazione nelle mense scolastiche di Pescara: chiesto il processo per 8 persone

Maxi intossicazione nelle mense scolastiche di Pescara: chiesto il processo per 8 persone

PESCARA, 18 luglio – Otto richieste di rinvio a giudizio, a firma del sostituto procuratore di Pescara Anna Benigni, nell’ambito dell’inchiesta sull’intossicazione alimentare che nel maggio del 2018 colpì centinaia di bambini che avevano consumato prodotti caseari nelle mense delle scuole di Pescara.

Rischiano il processo due esponenti della Cirfood, società che gestiva il servizio mense nelle scuole, Fabrizio Gazzo e Anna Flisi: entrambi sono accusati di lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive, così come Angelo ed Eleonora Leone, amministratori dell’omonimo caseificio.

La procura contesta invece i reati di frode e inadempimento nelle pubbliche forniture ad altri due esponenti della Cirfood, Marcello Capuzzi e Massimiliano Merenda, e a Christian Savini e Maria Luisa Di Nicola, amministratori dell’azienda agricola Savini e Di Nicola.

Alla base della contaminazione ci sarebbe la presenza del batterio Campylobacter in alcuni prodotti caseari somministrati nel maggio del 2018 nelle scuole di Pescara. In particolare, la contaminazione sarebbe avvenuta perché i prodotti del caseificio Leone di Sulmona sarebbero sati realizzati con “latte non adeguatamente pastorizzato”. Tali prodotti sarebbero poi stati forniti all’azienda Savini e Di Nicola di Vicoli, che a sua volta aveva un contratto di fornitura con la Cirfood, aggiudicataria dell’appalto di gestione delle mense insieme alla Bioristoro, uscita definitivamente fuori dall’inchiesta.

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