Megalò2: la ditta annuncia i lavori, Wwf e Confesercenti inviano diffida
PESCARA, 5 dicembre – L’emergenza idraulica è superata, per cui si può procedere con la realizzazione di Megalò2. E’ quanto sostiene in una lettera la Sile Costruzioni srl, attuale titolare dell’area, che annuncia l’intenzione di partire con i lavori. Il WWF e Confesercenti Chieti diffidano la ditta dal dare seguito a tale annuncio e chiedono formalmente alle autorità interessate, a cominciare dal Genio Civile e dai Carabinieri Forestali, di garantire il rispetto delle norme di legge.
È peraltro sempre in vigore, sottolineano le associazioni, la bocciatura da parte del Comitato VIA e si è in attesa a tal proposito della sentenza del Tar, come meglio chiariremo più avanti.
“Appare intanto a dir poco sconcertante – scrivono le associazioni – il fatto che la Sile possa sostenere che una ‘presa d’atto, come per altro condiviso informalmente dal direttore Lavori Ing. Merlino con codesto Spettabile Servizio (ci si riferisce al Genio Civile) rappresenta a tutti gli effetti un superamento dell’emergenza idraulica (…) e di fatto revoca l’ordine di sospensione’ a suo tempo emesso dal Genio Civile stesso. In un contesto simile, nel quale per meri sia pur legittimi interessi privati si vuole ulteriormente cementificare un’area a ridosso del fiume, è indispensabile che ciascuno metta nero su bianco ogni eventuale autorizzazione assumendosene piena responsabilità. Non esistono e non possono in alcun modo esistere, di fronte alla legge e al buon senso, prese d’atto e condivisioni “informali”.
Secondo le associazioni:
“La nota della Sile non ha alcun valore giuridico e meno che mai autoautorizzativo. Il completamento dell’argine era un atto dovuto, peraltro tardivo, in relazione alla assurda presenza in una zona già di esondazione delle strutture attualmente esistenti e non già un “salvacondotto” per una ulteriore cementificazione. L’annuncio di inizio dei lavori ha più che altro il sapore di una minaccia a danno della collettività dei cittadini e dell’ambiente”.