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Oddo: “Contro il Milan il Pescara deve dare tutto”

Oddo: “Contro il Milan il Pescara deve dare tutto”

PESCARA, 29 ottobre – Eccolo Massimo Oddo che torna a San Siro. Sulla sponda rossonera di Milano è lui il grande ex. Insieme a quel ragazzo svelto con la palla, che l’anno scorso era la sua macchina da guerra e che domani si ritroverà dall’altra parte del campo. Massimo Oddo e Gianluca Lapadula. Già così Milan-Pescara è scritta tutta. Anche se Lapadula non dovesse giocare, anche se il tecnico biancazzurro ha i suoi bei guai da scorticare. E non li nasconde, anzi.

“A Milano sarà per me una partita particolare. Siamo in grande difficoltà, dobbiamo tenere botta senza perdere di vista la nostra realtà. Dando tutto. Siamo in difficoltà numerica, Zuparic è assente e Manaj non sta bene. Domani vedremo ma preferisco avere in campo uno integro”, dice netto il tecnico.

L’analisi della partita con l’Atalanta è, a suo modo, impietosa, ma Oddo sa che è da quel momento che bisogna ripartire:

“Abbiamo fatto bene in fase difensiva e malissimo in fase di costruzione, soffriamo sulle palle inattive. Però davanti avevamo un avversario che ha fatto giocare male Inter e Napoli.  Però dobbiamo scrollarci di dosso la paura, il peso della vittoria che manca. I numeri possono non darci ragione, ma l’importante è che siamo noi a dare tutto”

A chi gli chiede notizie dei giocatori rimasti ai margini dà risposte concrete: Del Sole non è ancora pronto a giocare in A e davanti a Bruno e Pettinari, per una maglia da titolare, c’è per il momento chi sta facendo meglio. Bruno ha però dalla sua caratteristiche squisitamente difensive che potranno tornare utili.

Anche Pepe non partirà dall’inizio deve fare ancora qualche passo per mettersi in pari. Il resto è tutto da scrivere:

“Io continuo imperterrito e con convinzione ad essere positivo. afferma ancora Oddo –  La classifica parla chiaro, siamo lì. Nulla è perduto ed il pubblico ci è sempre stato vicino. Ci siamo presi giustamente i fischi mercoledì, ci servono e ci danno una svegliata. Dal momento in cui non ci crederò più sarò il primo ad andarmene. Resto fiducioso in una squadra che ha limiti ma ha le sue qualità. Non dobbiamo smettere di avere la voglia di lottare, giocare a calcio e fare il massimo. E spero di recuperare qualcuno, almeno per poter fare delle scelte”.

Già perché tra acciacchi e condizioni fisiche comunque non al cento per cento il mazzo da cui tirar fuori la carta vincente è davvero ridotto al minimo.

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