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Pescara-Palermo 2-0, una vittoria inutile. Gli ultrà tornano in curva e contestano anche Zeman

Pescara-Palermo 2-0, una vittoria inutile. Gli ultrà tornano in curva e contestano anche Zeman

PESCARA, 22 maggio 2017 – Finalmente è finita. Il Pescara ha un sussulto d’orgoglio e vince la sua seconda partita sul campo quando ormai non serve più a nulla. E’ l’ultima gara in casa, senza più alcun valore, tra due squadre già retrocesse da tempo. L’addio dell’Adriatico alla serie A si consuma praticamente nel deserto. I tifosi del Delfino vogliono solo dimenticare e voltare pagina in fretta.

Ritmi blandi e atmosfera da gara amichevole in mezzo al campo. Per il primo brivido occorre attendere il decimo minuto: discesa di Rispoli sulla destra, diagonale rasoterra e palla che fa la barba al polo opposto. Al 13′ risponde il Pescara con un calcio di punizione di Biraghi che finisce alto.

Al quarto d’ora il Pescara si porta in vantaggio. Caprari affonda sulla sinistra e mette un bel pallone in mezzo, che Muric raccoglie di testa e gira in rete. Per il calciatore croato, primo gol alla prima apparizione da titolare in campionato.

Al 18′ erroraccio di Zampano sulla destra, palla a Nestorovski che è solo al limite dell’area, ma la sua conclusione è debole e centrale. Al 24′  Brugman vede il portiere avversario fuori dalla porta e lascia partire una gran botta da quaranta metri, ma Fulignati blocca senza problemi.

Con il passare dei minuti il Pescara acquista fiducia e diventa padrone del campo. Muric e Caprari si muovono bene sugli esterni, ma manca lo spunto per piazzare il colpo del due a zero. Al 34′ è Zampano a mancare una clamorosa occasione: si incunea nell’area piccola, in posizione leggermente defilata, a tu per tu con Fulignati, ma sceglie l’assist e sbaglia il tempo del servizio.

Al 39′ è ancora Muric a rendersi pericoloso, ma sul lancio di Brugman è anticipato di un soffio da Fulignati. Tre minuti dopo tornano a farsi vedere gli ospiti con un’insidiosa incornata di Cionek  sugli sviluppi di un corner: palla fuori di un soffio.

Nella ripresa il Pescara torna in campo con Mitrita al posto di Muric, alle prese con problemi fisici. Il Palermo si fa vedere al 4′ con un colpo di testa di Nestorovski fuori misura e al 6′ con un’incornata di Chochev controllata da Fiorillo.

All’8′ grande falcata di Verre, che parte dalla propria metà campo, raggiunge l’area avversaria, chiede il triangolo a Mitrita e da posizione favorevole conclude in maniera sballata. Un minuto dopo è Cerri, con un pallonetto, a rendersi pericoloso, ma i difensori del Palermo mandano in corner.

Intorno al decimo minuto tornano in Curva Nord gli ultras del Pescara, che da diverse settimane disertano le partite casalinghe dei biancazzurri, lasciando vuota la parte centrale del settore. Lanciano alcune torce sulla pista di atletica e scandiscono cori contro il presidente Sebastiani e anche contro Zeman.

Al 16′ è Chochev a mancare l’appuntamento con la rete: il suo colpo di testa, da distanza ravvicinata, è neutralizzato d’istinto da Fiorillo. Al 25′ splendida giocata di Caprari, che mette Cerri a tu per tu con il portiere avversario, ma l’attaccante di proprietà della Juve spedisce alle stelle. Il madornale errore dell’attaccante del Pescara è la fotografia dell’impotenza offensiva dei biancazzurri. Ancora Cerri, al 29′, spreca dal limite dell’area. I pochi tifosi biancazzurri presenti lo sommergono di fischi.

Il Pescara è comunque padrone del campo, con il Palermo che non sembra intenzionato ad opporre resistenza. Alla mezz’ora entra Gilardino al posto di un inguardabile Cerri. La fiera degli errori però non si arresta. Al 35′ sono Caprari e Memushaj a divorarsi un gol già fatto nell’area piccola del Palermo. A pochi minuti dal termine esce Biraghi, subissato dai fischi ed entra Campagnaro, uno dei pochi a raccogliere gli applausi del pubblico.

Al 42′ i biancazzurri trovano il raddoppio con Mitrita, che anticipa Fulignani su assist di Brugman. Due a zero e risultato in ghiacciaia, ma è una vittoria che non suscita alcun entusiasmo.

Va in archivio una stagione fallimentare. Ripartire, con il clima ostile che si respira allo stadio, non sarà facile. La notizia di questa sera è che anche Zeman è finito nel mirino della contestazione.

 

PESCARA: Fiorillo, Zampano, Bovo, Fornasier, Biraghi (41′ st Campagnaro), Verre, Memushaj, Muric (1′ st Mitrita), Cerri (31′ st Gilardino), Brugman, Caprari. A disposizione: Bizzarri, Muntari, Bahebeck, Coulibaly, Coda, Cubas, Milicevic. Allenatore: Zdenek Zeman.

PALERMO: Fulignati, Rispoli (75′ Trajkovski), Goldaniga, Gonzalez, Cionek, Chochev, Aleesami, Nestorovski, Diamanti (82′ Sallai), Bruno Henrique (18′ st Lo Faso), Jajalo. A disposizione: Posavec, Marson, Andelkovic,, Silva, Balogh, Sunjic, Ruggiero, Giuliano, Morganella. Allenatore: Diego Bortoluzzi.

Arbitro: Luca Pairetto di Torino

Reti: 15′ pt Muric (P), 42′ st Mitrita (P)

Ammoniti: Biraghi, Brugman

Corner: 2-2

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