Pescara, sequestrati 70 chili di cefali dalla Guardia Costiera
PESCARA, 5 ottobre – Settanta chili di cefali sequestrati e distrutti. E’ il bilancio dell’ultima operazione condotta dalla Guardia Costiera di Pescara, che nel corso di alcuni controlli ha individuato una rete da pesca abusiva alla foce del fiume Pescara, nei pressi della diga foranea, grazie alla segnalazione di un diportista che poco prima aveva chiamato la sala operativa riferendo di aver visto numerosi cefali morti che galleggiavano.
Segnalazione che ha fatto immediatamente scattare i controlli dei militari, che dopo essere intervenuti sul posto hanno verificato la presenza di una rete che, lunga circa 200 metri e posizionata in una zona vietata e senza alcun segnale, rappresentava un pericolo per le barche in navigazione. Proprio nel corso delle operazioni di recupero della rete la Guardia Costiera ha verificato come quest’ultima contenesse circa 70 kg di cefali, molti dei quali morti.
Cefali che dopo i controlli da parte della Asl è stato dichiarato non commestibile e quindi distrutto, mentre la rete è stata posta sotto sequestro.
Sempre la Guardia Costiera, nel corso di un’altra operazione, ha individuato una seconda rete illegale e non segnalata, posizionata addirittura all’interno del porto canale, parallelamente alla banchina ed alle barche ormeggiate lungo il fiume. L’attrezzo abusivo era lungo circa 1 chilometro e al suo interno non è stato rinvenuto prodotto ittico. Anche questa rete è stata posta sotto sequestro.
“Tali interventi rientrano nella costante attività di contrasto alle attività di pesca illecite che quotidianamente vede impegnata la Guardia Costiera sul territorio – riferisce il Comando della Direzione Marittima – ma la collaborazione dei cittadini, come in uno dei casi, è risultata determinante per portare a termine un’azione ancora più incisiva”.