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Piano strategico Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Ronci: “Bilancio 2017 lacrime e sangue”

Piano strategico Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Ronci: “Bilancio 2017 lacrime e sangue”

SULMONA, 29 aprile – Un equilibrio economico finanziario, quella della Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila conseguito “a costi altissimi”, con un bilancio di previsione per il 2017 “lacrime e sangue”. Il giudizio, negativo, arriva dal ricercatore Aldo Ronci le cui considerazioni arrivano dopo un’analisi del piano strategico aziendale 2017-2019 della Sanità Pubblica per la Provincia dell’Aquila, ed in particolare del quadro di confronto tra le previsioni tendenziali 2017 e le previsioni programmatiche per lo stesso anno.

“I dati tendenziali 2017 sono stati predisposti ipotizzando che i ricavi e i costi 2017 abbiano lo stesso andamento del 2016 tenendo conto anche del contesto macroeconomico di riferimento mentre i dati programmatici tengono conto delle azioni che a Asl n. 1 intende porre in essere per contenere i costi aziendali – scrive Ronci – L’analisi del quadro di confronto evidenzia per il 2017 un risultato di esercizio, anche se di poco, positivo e pari 17.614 euro per cui, in buona sostanza, si può dire che si è conseguito l’equilibrio economico finanziario”.

Equilibrio che però, secondo Ronci,  sarebbe stato conseguito  “a costi altissimi ” e con alcune divergenze  tra la previsione programmatica 2017 e quella tendenziale dello stesso anno.

Divergenza che il ricercatore evidenzia in un “lieve decremento dei ricavi netti di 232.657 euro che rimangono praticamente invariati, un importante decremento del costo del personale di 3.455.000 euro che, quanto meno, prefigura un non rinnovo del turn over e la non assunzione del personale precario,  una fortissima e preoccupante flessione degli acquisti di beni e servizi di ben 13.535.224 euro che fa presupporre un taglio netto ai servizi erogati e il ricorso alle prestazioni dei privati, un conseguente incremento delle prestazioni dei privati per 647.359 euro”.

“L’incremento della spesa prevista per i servizi erogati dai privati è basso perché la Asl n. 1, considerato che i tempi biblici di attesa, per usufruire indagini diagnostiche  ed ottenere prestazioni specialistiche, sono inaccettabili, confida nel fatto che la gran parte  dei pazienti, con grossi sacrifici, pur di ottenere risposta ad un problema urgente  di salute, si sobbarca per intero l’onere di tali prestazioni in barba al principio del diritto alla salute – conclude Ronci – Quale sarà la quantità e la qualità dei servizi sanitari che saranno erogati nella Valle Peligna ?”

 

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