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Pillon: “Dobbiamo solo fare mea culpa”. Cosmi: “Non tutte le squadre preparate a lotta salvezza”

Pillon: “Dobbiamo solo fare mea culpa”. Cosmi: “Non tutte le squadre preparate a lotta salvezza”

PESCARA, 12 maggio – L’Ascoli espugna Pescara ed entrambe le squadre saranno costrette a giocarsi la salvezza diretta nell’ultimo turno di campionato. I marchigiani, nonostante ci arriveranno due punti in meno, hanno dalla loro parte il morale alle stelle. I volti dei tue tecnici, Pillon e Cosmi, la dicono lunga sugli umori opposti in seno ai due club.

Pillon taglia corto:

“Con la partita di oggi, che è stata decisa dagli episodi, ci siamo complicati la vita da soli. Dobbiamo solo recitare il mea culpa, perchè non si può rimanere in dieci per 70 minuti. Inoltre sapevamo che loro erano bravi sulle palle inattive e abbiamo peccato anche su questo aspetto”

Sull’inutile e sconsiderato fallo di Coda, commesso in una porzione di campo e in una fase della gara che non richiedevano assolutamente quel tipo di intervento, il tecnico non si tira indietro:

“Non so se era un fallo da rosso diretto, però un giocatore della sua esperienza doveva sicuramente stare più attento”

Pillon è comunque fiducioso e determinato a fare risultato a Venezia, così da festeggiare la salvezza senza passare per rischiose appendici:

“Non ho paura che la squadra non sia abituata a lottare per la salvezza. D’altronde è la stessa situazione che ho trovato quando sono arrivato. Ma sono sicuro che ne verremo fuori. Andremo a Venezia cercando di fare la nostra partita, poi è chiaro che ogni gara ha i suoi risvolti. Da domani inizieremo a lavorare e dobbiamo assolutamente tirarci fuori”.

Per Cosmi sono tre punti d’oro, anche se l’Ascoli venerdì prossimo dovrà vedersela in casa contro il Brescia, che non si lascerà superare facilmente, visto che verrebbe scavalcato in classifica e rischierebbe di finire ai play-out:

“Se abbiamo un vantaggio per la salvezza è che sapevamo di dover lottare fino alla fine e siamo preparati a queste situazioni. Altre squadre non lo sono”.

Il tecnico dell’Ascoli non chiarisce se il riferimento è anche al Pescara ed elude la domanda con eleganza:

“Sognavo che noi potessimo vincere la partita e il Pescara si potesse salvare ugualmente, ma purtroppo è un campionato strano, in cui si aspettano i risultati dagli altri campi, con squadre che dispensano punti e altre che dopo averne dispensati improvvisamente si rimettono in moto. Io so solo che se dovessimo salvarci sarò tre volte orgoglioso, perchè anche al Brescia sabato serviranno punti e vorrà dire che ci saremo salvati senza che nessuno ci abbia mai regalato nulla”.

Grande onestà intellettuale, da parte di Cosmi, nell’analisi della gara:

“Siamo partiti molto timorosi, con un atteggiamento tattico non voluto. Volevamo contenere il palleggio del Pescara, che è una squadra con grande qualità, per poi ripartire. Tuttavia ci siamo abbassati troppo e non riuscivamo ad uscire. Poi come spesso accade nel calcio, gli episodi spostano gli equilibri, e noi abbiamo trovato quel gol. Inoltre ha pesato molto l’espulsione di Coda, perchè so che significa giocare per tanto tempo con un uomo in meno in questo campo, visto che mi è capitato. Successivamente avremmo dovuto chiudere la partita, ma questa volta credo non siano stati tanto errori nostri, visto che abbiamo fatto bei tiri, mentre è stato molto bravo Fiorillo e noi siamo stati sfortunati a prendere quei pali”.

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