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Pineto, a processo per maltrattamenti in famiglia: assolto

Pineto, a processo per maltrattamenti in famiglia: assolto

TERAMO, 4 ottobre – Secondo l’impianto accusatorio in diverse occasioni aveva alzato le mani sull’ex moglie, costringendola a vivere in un clima di sopraffazione e timore. Accuse che avevano portato un imprenditore di Pineto a processo davanti al giudice Franco Tetto. Giudice che questa mattina ha assolto l’uomo dal reato di maltrattamenti in famiglia con la formula “perché il fatto non sussiste”, condannandolo invece a cinque mesi e al risarcimento del danno in favore della donna per il reato di lesioni personali aggravate.

Lesioni relative ad un episodio che si sarebbe verificato ad agosto 2013, con l’uomo che avrebbe torto il braccio, provocandole un trauma giudicato guaribile in 8 giorni. Il giudice, inoltre, ha disposto che la sospensione condizionale della pena fosse subordinata al pagamento, da parte dell’uomo, di una provvisionale di mille euro a favore della parte civile.

I fatti contestati all’uomo risalivano ad un periodo compreso tra il 2006 e il 2013, con la donna che lo accusava di averla maltratta, in diverse occasioni, con vessazioni fisiche, morali e psicologiche. In particolare l’ex moglie aveva raccontato come l’uomo l’avesse più volte schiaffeggiata, presa a pugni e calci e di averle tirato i capelli. Maltrattamenti che si sarebbero sempre consumati dentro le mura domestiche, anche davanti agli occhi dei figli minori, e solo in due occasioni davanti a testimoni: una volta quando l’uomo l’avrebbe strattonata per riportarla a casa mentre la donna si trovava fuori, ed un’altra volta al parco quando le sarebbe andato addosso con la bicicletta mentre lei era seduta su una panca.

Oggi la sentenza del processo, con il giudice che ha condannato l’uomo solo per le lesioni.

“Restiamo in attesa del deposito delle motivazioni – ha commentato il legale della donna, l’avvocato Monica Passamonti – ma quasi sicuramente ritengo che il Tribunale abbia ritenuto gli episodi di violenza non configurabili in quel contesto di abitualità che per il codice configura il reato di maltrattamenti in famiglia ma come più aggressioni in momenti diversi”.

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