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Proiettile a Paolucci, all’assessore potrebbe essere assegnata una scorta

Proiettile a Paolucci, all’assessore potrebbe essere assegnata una scorta

L’AQUILA, 5 maggio – Dopo che ieri mattina l’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, ha ricevuto una busta contenente un proiettile, presso la sua segreteria negli uffici della Regione a L’Aquila, l’esponente della giunta abruzzese potrebbe essere dotato di una scorta.

Saranno il questore e il prefetto di L’Aquila a decidere se adottare o meno misure di tutela e sicurezza nei confronti di Paolucci. Nel corso delle prossima settimana è atteso un pronunciamento sulla possibilità di dotarlo di una scorta. Una decisione che sarà appresa anche alla luce dei primi riscontri, che sono attesi dalle indagini condotte dalla Digos della questura di L’Aquila.

In tal senso, lunedì prossimo è previsto un summit in procura tra i vertici della Digos e il procuratore capo Michele Renzo, per approfondire la strategia di indagine. Potrebbe anche essere chiesta una collaborazione con le altre questure provinciali abruzzesi visto che l’assessore, che ieri ha ricevuto molti attestati di solidarietà, vive in provincia di Chieti ma lavora in tutte e quattro le province.

Nella busta, contenente un proiettile di grosso calibro, era presente anche una lettera, ritenuta dagli investigatori “confusa e a tratti farneticante”, riguardante tematiche sanitarie. Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti, anche un post minatorio su Fb, lasciato sotto l’articolo di un sito internet regionale che lo stesso Paolucci ieri, quando è stato ascoltato, ha segnalato alla Digos. Nel messaggio un certo “Tiziao Caiao”, che al momento non risulta più rintracciabile sui social, ha scritto:

“Ovvio che se vuoi e quando vuoi sono onorato di accompagnarti nei migliori ospedali a scoprire i migliori servizi che in Abruzzo questa gente dice di metterci a disposizione… ovvio, fa sapere che ti attrezzo un bel giro a vedere se la pallottola la merita in busta o direttamente in fronte. Poi la risposta te la dai tu, figurati se mi sogno di dire la mia in questa sede…solidarietà con chi sta male, non con questi buffoni”.

Comunque, inquirenti e investigatori non stanno tralasciando nessuna pista e quindi non sottovalutando il grave fatto su un comparto che costituisce l’80 per cento del bilancio regionale e che è quindi caratterizzato da importanti interessi, a partire da quelli degli imprenditori privati. Un settore segnato da polemiche fin dall’insediamento del giovane assessore chiamato a fare tagli profondi, vedi centri nascita e chiusure e riconversioni di ospedali minori, per riportare la sanità al pareggio di bilancio ed uscire dal commissariamento da parte del governo in cui l’Abruzzo era caduto nel 2008.

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