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Rivendite e mangimifici abusivi: sequestri del Nas nelle province di Pescara e Teramo

Rivendite e mangimifici abusivi: sequestri del Nas nelle province di Pescara e Teramo

PESCARA, 21 marzo – Tre strutture abusive individuate (di cui non sono stati forniti i nomi) e oltre 50 tonnellate di mangimi e materie prime sequestrate per un valore commerciale di circa 300mila euro. E’ il bilancio di una serie di controlli messi in campo in tutto l’Abruzzo dai Carabinieri del Nas di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, e finalizzati al monitoraggio del commercio e impiego di fitosanitari. Controlli che hanno portato a scoprire tre strutture abusive tra Pescara e Teramo.

Le ispezioni hanno interessato in particolare rivendite e mangimifici, con i Carabinieri che hanno individuato, in provincia di Pescara, un capannone allestito abusivamente e al cui interno erano stipati circa 40mila chilogrammi di mangimi semplici e composti, sprovvisti della tracciabilità. Da qui il sequestro dei mangimi e la relativa segnalazione alla Asl del capoluogo adriatico per i relativi provvedimenti di competenza, tra i quali la chiusura dell’attività.

Nell’ambito degli stessi controlli i militari del Nas hanno ispezionato anche  una ditta specializzata nella rivendita di prodotti fitosanitari che opera nella provincia di Teramo, dove al termine degli accertamenti hanno segnalato il legale responsabile della struttura alla competente autorità amministrativa in quanto la ditta, del valore di un milione di euro, risultava completamente abusiva. Nel corso del controllo, inoltre, i Carabinieri hanno sequestrato 10mila chili di mangimi semplici, in parte confezionati e in parte sfusi, e materie prime, privi di indicazione relativa alla tracciabilità. La Asl, dopo gli accertamenti dei Nas, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di vendita e deposito di mangimi, nonché il divieto di commercializzazione i mangimi sequestrati, del valore di 150.000 euro.

Infine, nel corso dell’ispezione all’interno di un’altra ditta della provincia di Teramo, specializzata nella rivendita di prodotti fitosanitari per l’agricoltura, i militari hanno segnalato il legale responsabile della rivendita alla competente autorità amministrativa per aver attivato abusivamente un deposito di mangimi senza registrazione e in assenza dei requisiti igienico-sanitari e strutturali, per aver omesso di applicare il piano di autocontrollo previsto dal sistema Haccp e detenuto per il commercio mangimi privi delle indicazioni sulla tracciabilità. La Asl ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di deposito fino alla rimozione delle carenze e in attesa della necessaria registrazione. Scattato anche il divieto di vendita e la distruzione di sei quintali di mangime per uso zootecnico del valore di circa mille euro.

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