Salernitana-Pescara 2-2, i biancazzurri si suicidano ancora. Doppio vantaggio e raggiunti al 90′
SALERNO, 16 settembre – Nuovo harakiri del Pescara, dopo quello della settimana scorsa contro il Frosinone. I biancazzurri, in vantaggio di due reti contro una Salernitana in disarmo, si fanno raggiungere all’ultimo minuto. Gravissime leggerezze in fase offensiva, con gli attaccanti biancazzurri troppo leziosi e, nel caso di Benali, eccessivamente egoisti. Se si aggiungono le solite amnesie nel reparto arretrato, la frittata è fatta. Sembrano ancora mancare personalità e mentalità vincente al Pescara di Zeman.
Zeman mescola le carte in settimana, lasciando immaginare novità di formazione, con Balzano, Bovo e Kanoute favoriti per una maglia da titolare. Niente di tutto questo. Il boemo dà invece nuovamente fiducia a Zampano, al posto di Crescenzi e a Capone, che sostituisce Benali. Sul fronte campano il tecnico Bollini è all’ultima spiaggia: vittoria o esonero.
PRIMO TEMPO
Passa soltanto un minuto e c’è il primo svarione della difesa biancazzurra. Combinazione Ricci-Sprocati sulla destra, con il reparto arretrato scoperto, gran botta proprio di Sprocati e Pigliacelli respinge con i piedi. Intervento provvidenziale. Risponde il Pescara con un calcio di punizione di Brugman dalla distanza, ma la palla finisce alta sopra la traversa.
Al 9′ azione confusa in area della Salernitana, Coulibaly raccoglie ma controlla male e l’azione sfuma. Un minuto dopo sfonda Pettinari sulla sinistra e Perico lo mette giù al limite dell’area. Ammonizione e calcio di punizione battuto da Brugman: la difesa granata fa muro. All’11, sugli sviluppi di un altro calcio di punizione, bella combinazione Coulibaly-Brugman, assist per Perrotta che di tacco devia verso la porta. Pettinari si mette in mezzo e commette anche fallo sul portiere.
Al 13′ perfetto taglio di Vitale su suggerimento di Sprocati: il giocatore granata raccoglie, si libera con facilità di Zampano e solo davanti a Pigliacelli spara alto. Al 17′ clamorosa occasione per il Pescara: cross di Mazzotta dalla sinistra, Pettinari di testa in tuffo a pochi passi dalla porta e la palla lambisce il palo alla sinistra di Racunovic. Passano pochi secondi e Del Sole sfiora l’incrocio dei pali con una gran botta da trenta metri.
Il Pescara cresce e la Salernitana prova a rispondere. La chiave del match è in mediana, con Zeman che chiama la linea del reparto arretrato a salire fino alla metà campo. I biancazzurri in questo modo conquistano metri di campo, ma si espongono alle velenose ripartenze avversarie.
Al 24′ Pescara in vantaggio con una classica azione di matrice zemaniana: Pettinari riceve sulla trequarti e si inventa un’apertura magistrale per Zampano, che affonda sulla destra, mette in mezzo e trova Capone pronto a correggere in rete. Benissimo Pettinari, che conquista palla, fa salire la squadra e fa reparto da solo. In difficoltà Coulibaly, che perde molti contrasti ed è molto impreciso anche nella gestione del pallone.
Al 36′ il Pescara potrebbe raddoppiare: splendida verticalizzazione di Coulibaly per Del Sole, che tutto solo riceve al limite dell’area, prova a piazzare la palla sull’angolo sinistro, ma Radunovic si distende e sventa, tenendo vive le speranze di rimonta dei granata.
Buon Pescara nel primo tempo, che senza strafare chiude in vantaggio. Salernitana nel pallone, con la panchina di Bollini che con il passare dei minuti si fa rovente.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa Zeman sostituisce Proietti, toccato duro nel primo tempo, con Carraro. Nella Salernitana entra Alex al posto di Perico. Al 4′ assist di Vitale, con Pigliacelli che libera in uscita. La ripartenza di Pettinari, con il Pescara in superiorità numerica, è vanificata dalla conclusione sballata di Del Sole.
I biancazzurri controllano senza troppi affanni gli attacchi della Salernitana. La manovra dei ragazzi di Zeman, in fase di costruzione, è però troppo macchinosa. Piuttosto impreciso Del Sole, che sceglie male la giocata in un paio di occasioni. Al 14′ conclusione di Alex dalla distanza: debole e centrale.
Entra Zito e dopo pochi secondi, al 17′, avrebbe la palla del pareggio: colpisce di sinistro al limite dell’area ma angola troppo. Il Pescara non si decide a chiuderla, peccando di leziosità in fase offensiva e la Salernitana si riversa in avanti con la forza della disperazione.
Al 21′ disastro difensivo di Perrotta, che perde clamorosamente la palla sulla sinistra, consentendo a Bocalon di involarsi verso la porta. Palla a Sprocati, che tira a portiere battuto: Perrotta compie un miracoloso recupero e interviene in scivolata, sulla linea, mandando sul palo un pallone che era destinato ad insaccarsi in rete. Un grave errore, che rischia di costare caro ai biancazzurri,
Gol mancato e gol subito. Al 26′ arriva il raddoppio del Pescara: finta di Benali in area, palla a Brugman, delizioso servizio al centro dell’area e per Pettinari è un gioco da ragazzi depositare in rete. E’ il settimo gol in maglia biancazzurra per l’attaccante romano.
Al 31′ Benali, solo davanti al portiere, si divora la più facile delle occasioni consentendo a Radunovic di recuperare. Peccato di egoismo da parte del libico, che non serve Pettinari, liberissimo a pochi passi da lui. Male l’approccio alla partita di Benali, che perde molti palloni e cerca troppo la soluzione personale.
Quando manca la capacità di chiudere la gara, come spesso accade, si viene puniti. E allora la Salernitana riapre la partita al 32′, con uno splendido tiro a giro di Sprocati che si insacca nell’angolino alla sinistra di Pigliacelli. Zeman sostituisce Coulibaly con Kanoute. La Salernitana prova il tutto per tutto e attacca con uno spregiudicatissimo 3-3-4.
Al 39′ Benali si intestardisce con un dribbling in area, non trova spiragli e serve Brugman al limite dell’area, che lascia partire una gran botta deviata in corner a fatica da Radunovic. Al 43′ Zito a botta sicura dalla sinistra, ma Pigliacelli salva con l’aiuto di un difensore. SI soffre e all’ultimo minuto, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Minala firma il 2-2. E’ un altro suicidio del Pescara, che dopo avere gettato al vento la vittoria contro il Frosinone, manda a monte una vittoria facile facile.
I padroni di casa chiudono anzi all’attacco e rischiano la clamorosa vittoria. Che forse servirebbe da lezione ai biancazzurri, ma che certamente rappresenterebbe un premio eccessivo. Il Pescara ha buttato via altri due punti e c’è da prendersela solo con se stessi.
SALERNITANA (4-3-3): Radunovic, Perico (1′ st Alex), Bernardini, Tuia, Vitale, Ricci, Minala, Della Rocca (16′ st Zito), Pucino (32′ st Rodriguez), Bocalon, Sprocati. A disposizione: Adomis, Mantovani, Signorelli, Kiyime, Schiavi, Di Roberto, Asmah, Rossi, Cicerelli. All.: Alberto Bollini
PESCARA (4-3-3): Pigliacelli, Zampano, Coda, Perrotta, Mazzotta, Proietti (1′ st Carraro), Brugman, Coulibaly (32′ st Kanoute), Del Sole, Pettinari, Capone (22′ st Benali). A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Balzano, Bovo, Ganz, Valzania, Cappelluzzo, Baez. All.: Zdenek Zeman
ARBITRO: La Penna di Roma
RETI: 24′ pt Capone (P), 26′ st Pettinari (P), 32′ st Sprocati (S), 45′ st Minala (S)
CORNER: 3-3
AMMONITI: Perico (S), Coulibaly (P), Tuia (S), Pettinari (P), Minala (S), Perrotta (P)