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Sanitopoli abruzzese, condanna rideterminata per Del Turco: 3 anni e 11 mesi

Sanitopoli abruzzese, condanna rideterminata per Del Turco: 3 anni e 11 mesi

PERUGIA, 27 settembre – E’ arrivata l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere, “perché il fatto non sussiste”. Era ormai un fatto meramente tecnico, con il reato associativo che peraltro era andato in prescrizione nelle ultime settimane. La Corte d’Appello di Perugia, al termine del processo bis sulla Sanitopoli Abruzzese, ha invece rideterminato le condanne: 3 anni e 11 mesi per l’ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, che era stato condannato a 4 anni 2 mesi dalla Corte d’Appello dell’Aquila, e a 9 anni e 2 mesi in primo grado.

Assolti, dall’accusa di associazione a delinquere, anche gli altri imputati per lo stesso reato, ovvero l’ex segretario generale della presidenza della Giunta regionale, Lamberto Quarta e l’ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, Camillo Cesarone.

Per l’ex presidente della Regione, i giudici hanno inoltre trasformato l’interdizione dai pubblici uffici da perpetua a cinque anni. La Corte ha inoltre revocato tutte le statuizioni civili a carico di Quarta e dell’ex assessore regionale alle Attività produttive Antonio Boschetti.

Nel dicembre scorso, la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita, ma aveva annullato con rinvio la condanna d’appello riguardante l’accusa più pesante, quella di associazione a delinquere. Un reato, quest’ultimo, contestato anche a Quarta e Cesarone.

Questa mattina, davanti alla Corte d’appello di Perugia, era stato il sostituto procuratore della città umbra, Giuliano Mignini, a chiedere l’assoluzione di tutti gli imputati dal reato associativo, per insufficienza di prove. Lo stesso Mignini aveva esortato i giudici a rivedere al ribasso le condanne inflitte in secondo grado dalla Corte aquilana. Del Turco non era presente in aula.

Con la sentenza di oggi, si scrive la parola “fine” su una vicenda iniziata il 14 luglio del 2008, con gli arresti di Del Turco e di una decina di persone,  tra assessori, ex-assessori, consiglieri ed alti funzionari della Regione Abruzzo.

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