Silvi, botte e maltrattamenti nei confronti della moglie: a processo
TERAMO, 27 novembre – In un paese come l’Italia, dove quasi 7 milioni di donne, secondo i dati Istat, hanno subito una qualche forma di violenza, l’ennesima presunta storia di maltrattamenti in famiglia arriva da Silvi Marina. Perché è proprio a Silvi che risiede il 46enne teramano che questa mattina è comparso a processo davanti al giudice Lorenzo Prudenzano con l’accusa di aver maltrattato, per quasi un anno, la moglie. Moglie che questa mattina è salita sul banco dei testimoni per raccontare come quel matrimonio si fosse trasformato, nel corso del tempo, in un vero e proprio incubo fatto di violenze psicologiche e fisiche, di minacce di morte, di continue offese, di vere e proprie aggressioni fisiche con schiaffi e pugni. Violenze avvenute sia durante la convivenza che dopo la fine del matrimonio, e alle quali si aggiungeva, secondo quanto raccontato dalla donna, la costante richiesta di soldi.
Ma non solo. Perché secondo l’accusa le avrebbe anche impedito in alcune occasioni di portare a termine delle cure mediche, così come l’avrebbe costretta contro la sua volontà a guardare siti erotici insieme a lui e siti di scambisti.
Un crescendo di violenze con l’uomo che l’avrebbe anche accusata in più occasioni di tradirlo con altri uomini, arrivando anche a minacciare di morte e ad aggredire un amico della donna che reputava essere il suo amante.
“Mi denigrava in continuazione, con tutti – ha raccontato la donna in aula – e poi mi esasperava chiedendomi continuamente soldi e quando non li aveva diventava aggressivo”.
Numerosi gli episodi violenti contestati all’uomo, come quando a novembre del 2015 , durante una discussione, l’avrebbe afferrata per il collo sbattendole la testa contro il muro o quando a giugno del 2016 l’avrebbe schiaffeggiata davanti ai suoi amici, o quando ancora, ad agosto dello scorso anno, l’avrebbe aspettata sul pianerottolo del condominio per insultarla ed aggredirla verbalmente.
All’uomo, oltre al reato di maltrattamenti in famiglia, vengono contestati anche quelli di violazione di domicilio per essersi introdotto abusivamente nell’abitazione dell’ex moglie, utilizzando le chiavi dell’appartamento che non le aveva mai restituito, e di violenza privata perché a luglio del 2016, mentre la moglie si trovava ferma in auto ad un incrocio, le avrebbe aperto la portiera dell’auto portandole via le chiavi e impedendole di ripartire.
Accuse che adesso dovranno essere provate in dibattimento con il processo che, dopo l’audizione della presunta vittima, è stato rinviato alla prossima udienza per ascoltare gli altri testi dell’accusa.