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Sisma 24 agosto, il Comune di Teramo chiede inserimento in V area interna

Sisma 24 agosto, il Comune di Teramo chiede inserimento in V area interna

TERAMO, 14 ottobre – Cinquecento sopralluoghi effettuati, ottantaquattro ordinanze emanate, undici famiglie alle quali è stata garantita l’autonoma sistemazione, nove milioni di euro di danni stimati a carico di edifici privati e due milioni a carico di edifici pubblici. E’ il bilancio dei controlli post sisma effettuati da ingegneri e geometri del Comune di Teramo e dai tecnici regionale del Dicomac ed in seguito al quale il sindaco Maurizio Brucchi ha chiesto l’inserimento del capoluogo di provincia nella V area interna Gran Sasso al fine di beneficiare dei relativi fondi.

Il bilancio dei controlli effettuati dal Comune parla in particolare di 48 ordinanze di inagibilità totale di edifici privati, 19 di inagibilità parziale di edifici privati, 9 di inagibilità totale di Chiese (Madonna delle Grazie; San Lorenzo a Colleminuccio; S. Pietro ad Lacum; S. Stefano a Rapino; Santa Maria a Forcella; Sant’Antonio; Carmine; S. Agostino, Santa Caterina), 2 d’interdizione dell’utilizzo di campane inserite in campanili pericolanti ed 8 relative ad interventi su transennature, cornicioni malfermi o aree da delimitare.

A questo, sottolinea l’amministrazione in una nota ” va aggiunta la situazione degli edifici comunali inagibili come il Museo Archeologico e la sala San Carlo.nAnalogo discorso per l’ex monastero di San Giovanni, storica sede dell’istituto di studi musicali “Braga”, anch’esso totalmente inagibile e per il quale il sindaco ha chiesto al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani il contributo di 1.100.000  euro, necessario alla riqualificazione”. 

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