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Strada parco, al via il collaudo della filovia. Insorgono gli ambientalisti e i comitati

Strada parco, al via il collaudo della filovia. Insorgono gli ambientalisti e i comitati

PESCARA, 6 marzo – Verrà eseguito domani il collaudo della filovia, lungo la cosiddetta ‘strada parco’ che collega Montesilvano e Pescara. Le prove tecniche sono necessarie per la risoluzione del contratto con Alpiq, il gruppo che ha acquisito Balfour Beatty, aggiudicataria dell’appalto. Tecnicamente, come sottolinea la Tua, che annuncia le operazioni previste per domani, si tratta di una “visita di constatazione delle opere eseguite per quanto concerne la filovia”.

L’annuncio di Tua:

“Nella giornata di domani, martedì 7 marzo 2017, sulla linea filoviaria tra i comuni di Pescara e Montesilvano, è prevista la visita di constatazione delle opere eseguite per quanto concerne la filovia. La visita di constatazione delle opere eseguite rappresenta l’atto formale di certificazione dello stato dell’arte delle opere infrastrutturali realizzate. Tale visita non assume alcun carattere di straordinarietà: è un mero atto da compiersi, anche e soprattutto nell’ottica della risoluzione contrattuale con Alpiq, consentendo, in tal modo, di rientrare in possesso della Strada Parco”.

Il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, sottolinea che verrà utilizzato un filobus di Chieti e spiega che le operazioni di collaudo sono necessarie per “definire i lavori eseguiti”.

“Le attività – dice Del Vecchio – sono necessarie per mettere nero su bianco cosa e stato fatto e cosa no e per definire gli importi delle opere eseguite, ai fini della risoluzione contrattuale”.

Tornano all’attacco i comitati cittadini contrari al passaggio del filobus.

“Avranno inizio domani pomeriggio, alla chetichella – dicono i cittadini – le prove di funzionamento dell’impianto di elettrificazione realizzato, con ostinata insulsa determinazione, su uno dei viali più belli e frequentati delle città di Pescara e Montesilvano. Contro la volontà dei cittadini, persino contro il buonsenso. Con i conseguenti danni ambientali ed erariali procurati al paesaggio, al patrimonio arboreo a dimora, alle casse dello Stato. Continueremo a vigilare sugli sviluppi sempre più incresciosi di questa triste vicenda, con la piena consapevolezza di agire legittimamente a tutela di un bene comune”.

Tra gli ambientalisti che da tempo seguono la vicenda c’è Loredana Di Paola, del Forum H2o, che attacca il presidente di Regione.

“D’Alfonso – afferma – aveva assicuato ai comitati che si sarebbe fatta la rescissione in danno del contratto, come da noi chiesto in più occasioni, perché l’associazione temporanea di imprese che si era aggiudicata l’appalto è risultata inadempiente a causa del fallimento di una delle tre aziende, cioè proprio quella che doveva fornire il mezzo. Ancora una volta assistiamo al gioco delle tre carte. L’appalto va avanti nonostante non sia stato ancora individuato un mezzo idoneo a passare sulla ‘strada parco’. A questo si aggiungono problemi già noti e tuttora irrisolti, a partire dalle barriere architettoniche e dalle problematiche del manto stradale, totalmente inidoneo al passaggio di mezzi pesanti”.

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