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Teramo, ammanchi alla Bnl di piazza Orsini: patteggia l’ex dipendente accusata di furto

Teramo, ammanchi alla Bnl di piazza Orsini: patteggia l’ex dipendente accusata di furto

TERAMO,  22 marzo – A poco meno di un anno dalla firma, da parte del pm Stefano Giovagnoni, della citazione diretta a giudizio per Tiziana Balducci, l’ex dipendente della filiale Bnl di piazza Orsini accusata di furto aggravato e alla quale la Procura contestava  di essersi indebitamente intascata, dai conti di alcuni clienti, circa 600mila euro in un lasso di tempo compreso tra il 2002 e il 2015, la vicenda giudiziaria che vedeva coinvolta la donna si è chiusa con un patteggiamento.

Ieri pomeriggio la donna, assistita dall’avvocato Fabrizio Acronzio, ha infatti patteggiato davanti al giudice Belinda Pignotti una condanna ad un anno e sei mesi per furto aggravato dall’uso di mezzi fraudolenti.

Sei i capi di imputazione che venivano contestati alla donna, sulla base di altrettante denunce presentate da alcuni correntisti della Banca. Ingenti le somme che, con decine e decine di operazioni, l’ex dipendente sarebbe riuscita a prelevare nel corso degli anni: in un caso, dal 2008 al 2015, si sarebbe infatti impossessata di circa 196mila euro sul conto di un solo cliente attraverso 227 diverse attività tra operazioni di sportello, prelievi con carte di credito e bancomat, ricariche e bonifici, per poi restituirne, sempre attraverso altre operazioni, circa 61mila.

Giochini andati avanti per anni, secondo la Procura, fino a quando a far scattare l’inchiesta, tra la fine del 2015 e i primi del 2016, sono arrivate le denunce di alcuni correntisti, oltre a quella contro ignoti presentati dalla stessa banca.

Nel corso delle indagini, oltre a ricostruire le diverse operazioni e a quantificare in quasi 600mila euro i soldi che sarebbero stati indebitamente intascati dalla donna, gli inquirenti avrebbero messo in luce come in molti casi la 54enne, per effettuare i prelievi, avrebbe predisposto apposite carte di credito mai chieste dai clienti.

Della vicenda, in città, si iniziò a parlare dopo la scomparsa della donna, che a novembre del 2015 si allontanò da casa per alcuni giorni per poi essere ritrovata a Bologna. Un allontanamento avvenuto proprio nei giorni in cui in banca erano state avviate delle ispezioni per verificare le segnalazioni dei clienti sui presunti ammanchi.

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