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Teramo, giovedì si torna sui banchi. Otto le scuole che resteranno ancora chiuse

Teramo, giovedì si torna sui banchi. Otto le scuole che resteranno ancora chiuse

TERAMO, 31 gennaio – Sono solo sette gli edifici scolastici classificati come A, e quindi agibili senza necessità di interventi,  nel comune di Teramo. O almeno questo è quanto emerge dalle verifiche post sisma messe in campo dai tecnici della protezione civile sulle scuole di competenza del Comune, dai nidi alle scuole medie, con la maggior parte degli edifici classificati come B (temporaneamente inagibili ma che necessitano solo di provvedimenti di pronto intervento).  Risultati  destinati ad alimentare le polemiche, con i genitori sul piede di guerra già da tempo, soprattutto in vista della riapertura già da giovedì mattina delle prime scuole. Domani, intanto, torneranno sui banchi gli studenti delle superiori, di competenza della Provincia e classificate tutte in A, con l’unica eccezione degli studenti del liceo “Milli” che riaprirà giovedì.

Sulla scorta del report, infatti, ed anche alla luce di alcuni interventi già in essere in alcune scuole classificate come categoria B, la commissione pubblica istruzione ha deciso che giovedì 2 febbraio riapriranno la Zippilli (tranne la palestra), la scuola di Piano Solare, la Michelessi, la Molinari (tranne la palestra), la San Giorgio (classificata A),  la D’Alessandro (compresa la scuola media), San Berardo, De Jacobis  (classificata in C ma dove i problemi riguardano un locale esterno all’attività didattica),  Villa Mosca (A), la scuola  Papa Giovanni XXIII di San Nicolò (classificata in A tranne la palestra che resterà chiusa), la scuola di via Brigiotti a San Nicolò,  la materna della zona Peep e la primaria della zona Peep  4 (A), la primaria di Nepezzano, quella ospitata nell’edificio Parrocchia di Nepezzano,  S.Atto, la media “Capuani” di Villa Vomano (in A tranne la palestra che resterà chiusa), la primaria De Nardis di Villa Vomano (A),  Frondarola, Fornaci Cona e i due micronidi ospitati a Teramo nell’edificio “La Casetta sul fiume” (A).

Ancora da definire, invece, la data di riapertura degli edifici che ospitano la Noè Lucidi, la scuola di Via del Baluardo, quella di Piano della Lenta, di via Diaz, della Gammarana, di Colleatterrato Basso, di Piano D’Accio.

Per quanto riguarda invece la Risorgimento, unica classificata come E e quindi totalmente inagibile, il Comune dovrà necessariamente individuare soluzioni alternative.

Resta ancora aperta la questione delle verifiche sulla vulnerabilità sismica degli edifici, che dovrebbero partire a breve come annunciato dallo stesso presidente della Regione Luciano D’Alfonso.

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