Teramo
Stai leggendo
Teramo, la Flc Cgil: “A settembre in classe con gli stessi problemi di sempre. Si all’obbligo vaccinale”

Teramo, la Flc Cgil: “A settembre in classe con gli stessi problemi di sempre. Si all’obbligo vaccinale”

Il 13 settembre gli studenti torneranno in classe, riprendendo la didattica in presenza. Un ritorno in classe che secondo la Flc Cgil Teramo avverrà con le stesse identiche criticità del passato. E così tra protocolli sottoscritti con il ministero “e mai attuati”, problemi con gli organici, nessun intervento di edilizia scolastica volto a trovare spazi per sdoppiare le classi e difficoltà nell’organizzazione dei trasporti il rischio è che anche il prossimo anno scolastico, ancor più in questa fase di pandemia, diventi un vero e proprio calvario per studenti e personale scolastico.

Una situazione a fronte della quale il segretario provinciale della Flc Cgil Sergio Sorella torna a evidenziare la necessità di potenziare gli organici di personale docente e Ata con un piano di reclutamento straordinario, stabilizzare i precari  che rappresentano, se si considera anche l’organico Covid, il 30 per cento del personale del mondo della scuola in provincia di Teramo, intervenire sull’edilizia scolastica in maniera strutturale e risolvere una volta per tutte le questioni ancora aperte in merito al trasporto.

“Abbiamo un contesto scolastico che ha la necessità di tornare alla didattica in presenza – ha detto Sorella – e per farlo occorre mettere in campo azioni adeguate. Oggi la situazione è preoccupante dal punto di vista del numero di alunni, dell’edilizia scolastica e degli organici”.

Sorella, che ha evidenziato come l’anno scolastico ripartirà con oltre 500 alunni in meno, definendolo “un campanello d’allarme”, ha poi evidenziato come anche in virtù della pandemia vadano individuati nuovi spazi nelle scuole per poter sdoppiare le classi e avere così classi meno numerose.

Altro tema è quello dei “tempi distesi”, per i quali servirebbero però opportune dotazioni organiche. “Le politiche per il reclutamento del personale docente non possono essere modificate ogni anno – ha spiegato – devono essere fluide, semplici, ordinarie così da garantire la continuità didattica”. E questo non solo per gli insegnanti ma anche per il personale Ata. Per quest’ultimo sono previste quest’anno solo 42 immissioni in ruolo a fronte di 84 posti disponibili, senza organici aggiuntivi per affrontare la fase emergenziale. “E’ dallo scorso anno che chiediamo un tavolo a livello provinciale per discutere delle numerose criticità che ci sono – ha concluso Sorella – ma non siamo mai stati convocati”.

Il sindacato, che ha poi sottolineato come il 90% circa del personale scolastico provinciale sia vaccinato, si è detto favorevole all’obbligo vaccinale. “Noi siamo per la vaccinazione obbligatoria, occorre una legge che stabilisca quest’obbligo – ha commentato Sorella – perché la scuola non è un servizio ma è un diritto e dobbiamo fare in modo che funzioni bene e affrontare l’emergenza”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%