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Teramo, Maurizio Verna esce dalla maggioranza in Provincia e chiede di creare un gruppo consigliare Pd

Teramo, Maurizio Verna esce dalla maggioranza in Provincia e chiede di creare un gruppo consigliare Pd

TERAMO, 5 giugno – La decisione era nell’aria da tempo. Da quando, alla vicepresidenza, si era visto preferire il rosetano Mario Nugnes di Scelta Civica. E così questa mattina, con una nota dai toni particolarmente duri e critici verso l’amministrazione Di Sabatino, il consigliere Maurizio Verna ha ufficializzato la sua decisione di uscire dalla maggioranza in Provincia. Una decisione motivata, secondo Verna, dal “protrarsi di una situazione politica definita imbarazzante non solo da me e l’impossibilità di alcuni di trovare soluzioni che non vedessero vinti e vincitori”.

“Ho una storia politica, dopo 18 anni di impegno costante, che non può essere calpestata da chi è stato colpito da “ansia da candidatura”,  come impietosamente definito da altri. In questi mesi ho sopportato di tutto, dagli attacchi violenti al mio sindaco più importante in provincia, quello di Roseto, all’impegno contro i miei candidati sindaci nelle elezioni comunali prossime, come Tortoreto e Martinsicuro – scrive Verna – alle varie provocazioni politiche ricevute come consigliere provinciale di Teramo capoluogo, fino alle discutibili motivazioni che stanno ritardando una chiara definizione delle relazioni tra il Pd ed un alleato, tale solo agli occhi di qualcuno. C’è un limite a tutto, anche alla sopportazione, e questo limite è stato superato”.

Da qui la decisione di uscire dalla maggioranza e la richiesta, al segretario provinciale del partito Gabriele Minosse di poter creare un nuovo gruppo consigliare del Pd.

“Partito – scrive ancora Verna – di cui sto rispettando ogni decisione. Partito che ha deciso due settimane fa, dopo una lunga riflessione, di indicare al presidente della Provincia un percorso da fare. Percorso del tutto disatteso, credo soprattutto per la mancanza della cenere necessaria da cospargersi sul capo, dopo accordi tutt’altro che politici. Quello stesso Partito Democratico provinciale che spero sia capace adesso di fare nuove riflessioni, sia sul fatto che una propria decisione venga clamorosamente disattesa da chi lo rappresenta nelle istituzioni e sia perché il consigliere provinciale di Teramo capoluogo faccia questa scelta. Stesse riflessioni che, ovviamente, inviterò a fare anche alla comunità politica del Pd di Teramo capoluogo, appena se ne realizzeranno le condizioni”.

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