Teramo
Stai leggendo
Teramo, presentata la candidatura di Gianguido D’Alberto a sindaco

Teramo, presentata la candidatura di Gianguido D’Alberto a sindaco

TERAMO, 20 marzo – Docenti, avvocati, medici, rappresentanti del mondo della cultura, ex amministratori. Il comitato promotore della candidatura a sindaco di Gianguido D’Alberto, che dopo l’uscita dal Pd ha dato vita al gruppo Insieme Possiamo, è l’espressione di quella società civile dalla quale le tradizionali forze politiche sembrano ormai lontane anni luce. Un gruppo di persone e di lavoro coeso e che fa della discontinuità rispetto al passato la sua parola d’ordine. Una discontinuità di metodo, di sistema e di contenuti, come ribadito questa mattina in conferenza stampa, che parta da un programma credibile e condiviso che si muova su due direttrici fondamentali e strettamente connesse: risanamento e rilancio di una città capoluogo che nel corso degli anni “è sprofondata in un disastro economico, sociale e culturale“.

Ad aprire l’appuntamento, questa mattina, Enzo Montani, che ha spiegato come la decisione di costituire un comitato, che ad oggi conta circa 70 persone, risponda all’esigenza di promuovere una candidatura, come quella di Gianguido D’Alberto, che parta dal basso:

“Abbiamo costituito un comitato  perché spesso vediamo candidature calate dall’alto o auto espresse. Noi vogliamo che la candidatura di Gianguido parta dal basso, da cittadini che vedono in lui il loro candidato ideale, veramente vicino ai problemi della città. La scelta di sostenere Gianguido è stata per noi lo sbocco naturale di un percorso che abbiamo fatto tutti insieme, un percorso che tiene conto della sua storia politica, del suo non essersi mai prestato ad inciuci, del suo percorso di coerenza e serietà”

A tracciare la linea anche Gigi Ponziani:

“Di fronte all’abisso sociale, culturale ed economico in cui questa città è sprofondata abbiamo fatto la scelta di un percorso civico che non è un civismo fine a se stesso, un camuffamento, ma un lievito fecondo, un valore aggiunto nell’affrontare i problemi di questa città. A breve convocheremo un’assemblea programmatica, di fronte allo sfascio di questa città non possiamo sottrarci a questo impegno”.

Un messaggio di discontinuità rispetto al passato e alle varie alchimie politiche, affidato alle parole dello stesso D’Alberto:

“Io non credo esistano candidati sindaci buoni per tutte le stagioni e per tutti i progetti, candidati sindaci buoni a prescindere – ha esordito – Rispetto alla richiesta di una mia candidatura da parte del comitato promotore ho dato la disponibilità sulla base di un progetto da mettere in campo che abbia una chiara identificazione, frutto di nove anni di attività amministrativa. Quello che vogliamo mettere in campo è un progetto di discontinuità radicale e netta rispetto alle esperienze di governo degli ultimi dieci anni, un progetto di discontinuità sia di metodo che di sistema rispetto a chi è stato protagonista i quel disastro che ha portato la città al commissariamento”.

D’Alberto chiude la porta a qualsiasi tentativo di alchimie elettorali, che portano “a perdere credibilità“, come dimostrato anche dal risultato elettorale del 4 marzo, aprendo il confronto esclusivamente a quelle forze  civiche e politiche “che in questi anni hanno cercato di opporsi a questo sistema di potere e di governo”.

Due le parole d’ordine: risanamento e rilancio di una città “che ha enormi potenzialità, potenzialità che in questi anni sono state sacrificate agli interessi di pochi”, con l’obiettivo di restituire a Teramo capoluogo quel  ruolo baricentrico che ha perso da tempo.

Rispondendo alle domande dei giornalisti D’Alberto chiarisce la sua posizione anche rispetto al ritorno in politica di Giovanni Cavallari, anche quest’ultimo sostenuto da liste civiche, al mandato esplorativo dato dal Pd a Renzo Di Sabatino per un’eventuale convergenza sul suo nome, sulle primarie.

“Per quanto riguarda Cavallari ritengo positivo che sia rientrato nella vita politico amministrativa della città – ha detto D’Alberto – è una risorsa fondamentale ma non ho capito le sue dichiarazioni politiche. Sospendo il giudizio, ma mi sembra che sia su un altro campo da gioco rispetto a quello che noi abbiamo voluto tracciare oggi. Per quanto riguarda Renzo ho apprezzato il suo atteggiamento, la delicatezza e l’umiltà con la quale si è messo in gioco, che mostra una consapevolezza di quanto accaduto il 4 marzo. Dal suo punto di vista ed obiettivo è certamente un atteggiamento intelligente. Detto questo non c’è preclusione assoluta per le primarie, ma non credo ci siano le condizioni. I tempi sono lunghissimi, non per organizzarle ma perché manca il perimetro, manca la coalizione, il progetto. Di solito di parte da un progetto comune e poi si fanno le primarie”.

Questi i nomi dei primi 70 aderenti al comitato promotore per Gianguido D’Alberto sindaco:

Francesca Di Timoteo, Ilaria De Sanctis, Antonio Filipponi, Alberto Di Francesco, Amico Varrato, Andrea Core, Angela Vella, Angelo Spinozzi, Anna Di Silvestre, Anna Linda Lilli, Antonio Di Gialleonardo, Antonio Rocchini, Antonio Topitti, Barbara Vicaretti, Carla Piccioni, Carlo Lancellotti, Claudio Appicciafuoco, Dario Luciano Di Dario, Domenico Aloisi, Domenico Di Gandomenico, Emilia Di Pietro, Emiliano Bruni, Ennio Pirocchi, Enzo Di Salvatore, Enzo Montani, Enzo Scalone, Ermete Pompei, Ernesto Albanello, Eugenia Inzerillo, Ferdinando Di Sanza, Fernando Di Girolamo, Flavio Croce, Francesca Di Giuseppe, Franco De Remigis, Franco Di Sabatino, Franco Maiorani, Giovanni De Maio, Giuliana Valente, Giuseppe Di Berardo, Ildaura nigro, Lanfranco Di Berardino, Lanfranco Lancione, Lino Befacchia, Lino Ruggieri, Lorenzo Di Francesco, Luca D’Innocenzo, Luciano Artese, Lucio Ruggieri, Luigi Guerrieri, Luigi Lancellotti, Luigi Ponziani, Luigi Quaranta, Marco Francioni, Maurizio Turchetti, Nino De Sanctis, Piero Chiarini, Piero De Sanctis, Piero Marietti, Raffaella Conocchioli, Rita Furia, Romeo Marinello, Romolo Bosi, Saverio Moschetta, Simona Ferrante, Simona Santoro, Stefano Alessiani, Tiziana Centini, Tonino Ruggieri, Ugo Di Marco, Umberto Di Sabatino.

Mi sento...
Felice
100%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%