TERAMO, 6 dicembre – Quarantacinque giorni per rimettere il progetto esecutivo. Poi si passerà alla gara d’appalto e alla realizzazione dei lavori. A fissare il cronoprogramma del recupero funzionale del Teatro Romano  il sindaco Maurizio Brucchi, che questa mattina insieme all’architetto Girolamo Bellomo, la cui equipe ha messo nero su bianco il progetto  vincitore (con una base d’asta di 209 mila euro per la progettazione e un ribasso del 33%), ha illustrato il nuovo volto  del sito archeologico.

Una “rifunzionalizzazione” dell’area del Teatro, come spiegato questa mattina, dove nessuna pietra verrà spostata ma tutto sarà valorizzato, permettendo di realizzare nel sito eventi, spettacoli, concerti.

In particolare se da una parte sarà recuperata la cavea, gli altri reperti saranno dotati di una copertura in vetro e potranno essere adibiti anche a laboratori. Inoltre, Palazzo Adamoli e Casa Salvoni non saranno abbattuti ma “decostruiti”. In altre parole, smontati pezzo per pezzo anche per verificare la presenza di eventuali nuovi reperti da salvaguardare.

Discorso a parte per i soldi necessari a realizzare il progetto di recupero, per il quale saranno necessari 4.5 milioni di euro: un milione e mezzo è quello messo a disposizione dalla Fondazione Tercas, un altro milione e mezzo è stato garantito dal Presidente Luciano D’Alfonso e l’ultimo milione e mezzo dovrebbe arrivare dal Ministero.