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Teramo, presunte timbrature illegali alla Asl: tutti assolti

Teramo, presunte timbrature illegali alla Asl: tutti assolti

TERAMO, 08 marzo –  E’ con una sentenza di assoluzione per tutti gli imputati, per tutti i capi di imputazione, che questo pomeriggio i giudici del collegio (presidente Franco Tetto, a latere Sergio Umbriano e Lorenzo Prudenzano) hanno messo la parola fine  al processo per le presunte timbrature illegali alla Asl di Teramo, che vedeva sul banco degli imputati due dirigenti e tre dipendenti dell’azienda sanitaria.

Sul banco degli imputati Sergio D’Ostilio, tecnico coordinatore della prevenzione del Sian (servizio igiene alimenti e nutrizione) ed ex vicesindaco di Bisenti, Algesirio Volpi, tecnico della prevenzione del Sian, e Guido De Carolis, tecnico del servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, finiti a processo con l’accusa di aver timbrato il cartellino, in numerose occasioni, in un ufficio diverso dalla propria sede di lavoro, e i dirigenti del Sian Maria Maddalena Marconi e del settore prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro Valerio Benucci, che dovevano rispondere dell’accusa di averli autorizzati illegittimamente a timbrare in altre sedi rispetto a quella di lavoro.

Tutti erano accusati di truffa in concorso, con D’Ostilio al quale veniva contestato anche il peculato per un presunto indebito utilizzo dell’auto aziendale e con il pm Davide Rosati che nella precedente udienza aveva chiesto condanne per complessivi 13 anni ed 8 mesi.

Accuse che non hanno retto in dibattimento, con i giudici che oggi pomeriggio hanno assolto tutti gli imputati con  formule che vanno dal “fatto non sussiste” al “fatto non costituisce reato”  e con le motivazioni della sentenza che saranno depositate tra 90 giorni.

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