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Terremoto, salgono a 187 le ordinanze di sgombero per inagibilità a Teramo

Terremoto, salgono a 187 le ordinanze di sgombero per inagibilità a Teramo

TERAMO, 3 novembre – Continua la conta dei danni nel comune di Teramo, dove oggi sono state emanate altre 12 ordinanze di sgombero che hanno interessato 39 nuclei familiari residenti in via Giovanni XXIII, in Viale Bovio, a Palazzo Cerulli e nelle frazioni Valle San Giovanni, Garrano, Mezzanotte. Il totale delle ordinanze di sgombero per inagibilità degli edifici è così salito, ad oggi, a 187.

Oltre alle abitazioni private sono state chiuse anche  tre attività commerciali lungo Corso Cerulli, che si trovano  al piano terra di Palazzo Cerulli, mentre da stamattina sono partite le verifiche Dicomac sugli edifici scolastici con i tecnici della protezione civile.
Una situazione in continua evoluzione, che in ogni caso ha visto il Comune chiudere due delle tre aree di accoglienza notturna che il Comune di Teramo aveva predisposto per il ricovero delle persone le cui abitazioni erano state dichiarate inagibili e questo perché la maggior parte delle famiglie sta optando tra la scelta dell’autonoma sistemazione e l’ospitalità in strutture ricettive, rendendo così sufficienti i posti che sono attualmente disponibili nel centro del Palabinchi all’Acquaviva.
Tra le decisioni assunte oggi dal Comune anche l’annullamento, per sabato, del mercato settimanale, in virtù delle verifiche in corso sugli edifici del centro storico, mentre per la prossima settimana l’amministrazione valuterà le possibili sedi alternative a quelle usuali, qualora dovesse rendersi necessario spostare il mercato.
Trovata, infine, una sede alternativa per l’Arta, i cui locali sono stati dichiarati inagibili. Il sindaco, dopo una serie di rapide valutazioni, ha individuato la sede provvisoria nel Parco della Scienza, nei locali liberi oltre quelli già destinati al Liceo Musicale Braga, all’Its e al Cope. In ogni caso, secondo quanto comunicato dalla stessa Agenzia, a Teramo rimarranno per il momento solo i servizi tecnico-territoriali e il personale per essi incaricato, mentre nel distretto aquilano e in quello pescarese finirà il personale tecnico deputato alle analisi.
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