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Vaccini, monta la polemica a Sulmona. A Lanciano non in regola 12 studenti su 2.800

Vaccini, monta la polemica a Sulmona. A Lanciano non in regola 12 studenti su 2.800

SULMONA, 12 marzo – Salgono a cinque, a Sulmona, i casi di bambini in età scolare non in regola con le vaccinazioni. Ai quattro bimbi della materna, che non sono stati ammessi a scuola, si aggiunge infatti il caso di un bimbo delle elementari, e quindi non suscettibile di respingimento.

Un caso particolare, quest’ultimo, con il bimbo che avrebbe avuto problemi di salute appena nato tanto da doversi sottoporre a diverse terapie. Almeno secondo quanto raccontato dai genitori, che avrebbero deciso di rinviare di un anno le vaccinazioni dopo il consulto con il pediatra privato a Trieste, dove vivevano, con tanto di certificato medico. Poi il dialogo con l’ azienda sanitaria in Abruzzo, dopo il cambio di residenza.

“Alla Asl – hanno dichiarato i genitori – abbiamo posto una serie di quesiti manifestando perplessità non sulla profilassi vaccinale in sé, della cui utilità siamo convinti, bensì sulle modalità concrete di attuazione, in particolare sulle difficoltà che vengono poste a personalizzare la profilassi, come fare un vaccino alla volta, poter avere piena contezza delle sostanze iniettate e fare una visita accurata prima della somministrazione”.

Quesiti che, secondo i genitori, non avrebbero mai avuto risposta. Intanto tra i genitori dei bimbi rimandati a casa dalla scuola materna scoppia la polemica:

“Si è trattato di un provvedimento ingiusto di esclusione avvenuto in maniera molto discutibile, in quanto non mi è stata fatta nessuna comunicazione formale a casa. Non mi è arrivato niente. Mi è arrivata una telefonata sul cellulare questa mattina da una maestra che mi avvertiva di non andare – ha  dichiarato uno dei genitori –  Ho consultato l’avvocato che mi ha consigliato di presentarmi. Una volta a scuola le maestre mi hanno confermato il provvedimento davanti ad altre mamme che accompagnavo i bambini e al personale scolastico, senza protezione della privacy”.

Lo stesso genitore ha raccontato di aver fatto richiesta alla Asl, tramite raccomandata, di un appuntamento per la vaccinazione del figlio e di non essere stato ancora convocato. Intanto le famiglie dei bimbi esclusi da scuola si sono già affidate ad un legale, l’avvocato Emidio Grumelli del foro di Pescara, che sta curando il ricorso contro il provvedimento di esclusione.

“I bambini devono essere riammessi perché entro la scadenza del 10 settembre 2017 i genitori non hanno mai firmato e depositato all’Istituto scolastico la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà prevista dall’art.5 del cosiddetto decreto Lorenzin – ha detto il legale – Entro quella data, i genitori hanno optato per il deposito formale di richiesta di vaccinazione alla Asl territorialmente competente. Pertanto in perfetta aderenza del dettato normativo. Nessun altro adempimento  erano tenuti ad espletare entro la data del 10 marzo 2018”.

Sulla vicenda è intervenuta anche la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Serafini-Di Stefano di Sulmona, Elvira Tonti, che ha sottolineato di aver semplicemente applicato la legge:

“Se qualcuno vuole la caccia alle streghe io non sono una strega ma sono una iena perché difendo la legge. Attaccarmi perché adempio al mio dovere rispettando norme di legge, non può diventare un caso  e io non posso purtroppo derogare alla norma. Non libero arbitrio, devo solo adempiere al mio dovere. I genitori possono scegliere scuole dove accettano gli alunni che non seguono la legge. Se vogliono possono farlo”.

Secondo la dirigente scolastica, infatti, i genitori in questione, dopo aver spedito la raccomandata, non avrebbero fatto nulla per ottenere dalla Asl l’appuntamento previsto per il colloquio limitandosi a restare in attesa della ricevuta di ritorno della raccomandata inviata.

Intanto casi di bimbi non in regola con le vaccinazioni sono stati registrati anche a Lanciano dove su una popolazione scolastica di 2.800 ragazzi è risultata una media di 3 studenti non in regola in ognuno dei quattro istituti comprensivi della città, per un totale di 12 unità.

“Fortunatamente sono numeri irrisori – ha commentato l’assessore alla pubblica istruzione Giacinto Verna, che riveste anche la carica di vicesindaco – a dimostrazione della sensibilità dimostrata dai genitori”.

Da domani gli scolari non vaccinati delle scuole dell’ Infanzia non potranno accedere, mentre per quelli delle scuole Primarie è prevista la multa ai genitori, in attesa della comunicazione della messa in regola.

 

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