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Val Vomano, tentata rapina con finto approccio sessuale: in aula i testi della difesa

Val Vomano, tentata rapina con finto approccio sessuale: in aula i testi della difesa

TERAMO, 2 marzo – Avrebbero tentato di rapinare un anziano, inducendolo a farli entrare e invitandolo ad avere rapporti sessuali per consentire al complice di portar via dall’abitazione soldi ed altri beni. Un’accusa che ha fatto finire a processo, con le accuse di violazione di domicilio in concorso e tentata rapina, Domenico Di Rocco, Pasqualina Spinelli e Giuseppina Di Rocco, tutti e tre residenti a Mosciano, per i quali questa mattina si è tenuta un’udienza del processo che li vede imputati davanti ai giudici del collegio. I tre, in base alle diverse posizioni, devono rispondere a vario titolo anche di altri reati che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale alla violazione della misura di sorveglianza speciale.Secondo l’accusa i tre il 13 dicembre del 2014 dopo aver afferrato l’uomo, un 80enne di Val Vomano, per un braccio, averlo trascinato e averlo invitato ad avere rapporti intimi, si sarebbero introdotti nella sua abitazione con la scusa di dover andare in bagno e una volta dentro avrebbero cercato di portar via soldi ed altri oggetti di valore. Tutto senza riuscirvi per la reazione dell’anziano, che rifiutando gli approcci sessuali riusciva a farli scappare.

A quel punto l’uomo aveva allertato i Carabinieri, con i tre che sarebbero riusciti a dileguarsi forzando il posto di blocco immediatamente predisposto dai miliari.

Accuse che  tre hanno sempre rigettato, sostenendo come una degli imputati, Giuseppina Di Rocco, avendo avuto un grave incidente non fosse assolutamente in grado di partecipare ad un tentativo di rapina.

Ed oggi, sul banco dei testimoni, sono saliti proprio due testimoni citati dalla difesa, tra cui un  medico dell’ospedale di Giulianova che ha raccontato come la donna fosse stata ricoverata in ospedale fino al giorno precedente la rapina.

Tra i testimoni della difesa  anche l’assicuratore che si era occupato dell’incidente di cui la donna era rimasta vittima e nel quale aveva perso la sorella, che ha raccontato di aver accompagnato la donna in ospedale, per ritirare dei documenti, proprio il giorno in cui sarebbe avvenuta la tentata rapina e come la donna avesse difficoltà anche solo a camminare.

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