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Condono sui garage, Di Matteo: “Impugnati solo 3 articoli. La legge resta vigente”

Condono sui garage, Di Matteo: “Impugnati solo 3 articoli. La legge resta vigente”

PESCARA, 7 ottobre – Sulla vicenda dell’impugnazione, da parte del Governo, della cosiddetta ‘legge garage’ della Regione Abruzzo, che consente interventi di recupero, anche in deroga, su cantine e rimesse, interviene l’assessore regionale all’urbanistica Donato Di Matteo, che sottolinea come della legge regionale 40 non sia stato impugnato l’impianto, “ma solo il comma 4 dell’articolo 4 e gli artt. 5 e 7” e come la legge, di fatto, resti vigente.

Nell’entrare nel merito degli articoli impugnati Di Matteo sottolinea come rispetto all’articolo 4 comma 4 il Governo faccia rilevare che ‘è ammessa variazione anche in deroga ai limiti e prescrizioni edilizie di strumenti urbanistici ed edilizi comunali vigenti…’, disposizione che secondo il Governo presenterebbe profili di illegittimità costituzionale in quanto determinerebbe un’elusione dell’obbligo di sottoporre a valutazione ambientale strategica la modifica dei piani o programmi potenzialmente oggetto di vas. Ma per Di Matteo, al comma 3  dello stesso articolo “è detto chiaramente che gli interventi devono rispettare, oltre a tutte le altre norme, anche quelle riferite alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema“.

L’assessore interviene poi sul secondo articolo impugnato, il numero 5, spiegando come quest’ultimo preveda gli ambiti di esclusione, rinviando ai Comuni l’individuazione delle aree sulle quali non possono avvenire le variazioni di destinazione d’uso. Le aree da stralciare vanno desunte da programmi e piani vigenti in ambito regionale.

“La censura rinvia invece alla Regione questo compito, la quale di fatto ha già individuato le criticità di dette aree soggette a vincoli alluvionali, sismici, geologici e idrogeologici contenute nei piani approvati e vigenti – spiega l’assessore in una nota –  Tali censure si ritengono essere delle prescrizioni, alle quali si risponderà con atto di precisazione recependo quanto indicato nel motivato intervento del Governo”.

Diverso il discorso per  l’articolo 7 (rapporto del Piano demaniale marittimo col Piano naturalistico della Pineta Dannunziana), “dettato da una necessità contingente del territorio“, che non è stato riconosciuto legittimo dal Governo. “Pertanto si recepiscono integralmente le censure e si provvederà al suo stralcio“, assicurano dalla Regione, sottolineando come recepite dette indicazioni del Governo “che riteniamo essere solamente di precisazione e a conferma di leggi statali, la legge regionale  40 del 1° Agosto 2017 avrà definitivamente applicazione con tutti i previsti limiti delle norme antisismiche, di sicurezza e antincendio, dell’efficienza energetica e della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema oggi vigenti in Italia”.

Nei prossimi giorni, comunque,  la Regione si costituirà portando le proprie ragioni sui suddetti tre articoli con disponibilità al recepimento e precisazioni delle argomentazioni sollevate, con la legge regionale che resta qundi  vigente e che può essere applicata.

“Ribadiamo – afferma l’assessore Di Matteo – che il provvedimento legislativo ha tutti i requisiti per dare la possibilità alle famiglie di adeguare la propria abitazione, trasformando i locali accessori in residenziali. Un’opportunità enorme per le amministrazioni comunali e per i privati cittadini che possono utilizzare correttamente tali spazi abitativi. La normativa non determina sanatoria, ma permette di trasformare locali di servizio in abitabili ed evitare ulteriore consumo del suolo. Le strutture potranno essere recuperate come aree per attività artigianali, commerciali o destinate al settore turistico oltre all’uso abitativo. I proventi, dati dai recuperi abitativi, sono destinati ad opere di urbanizzazione dei comuni che hanno difficoltà ad avere al proprio interno spazi verdi, parcheggi e servizi per la collettività. La legge favorisce nuove utilità di abitazione per chi deve realizzare dimore per i propri figli impedendo così nuove edificabilità”.

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