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Elezioni regionali, Di Matteo: “Sosterrò il centrosinistra solo con Legnini candidato”

Elezioni regionali, Di Matteo: “Sosterrò il centrosinistra solo con Legnini candidato”

PESCARA, 8 novembre – Spara a zero contro il Pd dalfonsiano e contro la giunta comunale di Pescara, l’ex assessore regionale Donato Di Matteo, leader del movimento civico Abruzzo Insieme e fuoriuscito eccellente dal partito dei dem abruzzesi. Poi annuncia che sosterrà il centrosinistra alle prossime elezioni regionali solo se il candidato presidente sarà Giovanni Legnini.

Sulla candidatura di Legnini però avverte:

“Bisogna capire come viene affrontata la questione. Guardo molto attentamente a quelli che sono gli amici di questo viaggio: se c’è un pericolo per lui, che è un mio grande amico, io lavorerò affinché lui non venga mischiato in una storia che ha come prospettiva la sconfitta. Spero che tutti possano capire che non è il momento di questi mezzucci”.

E sull’ex vice presidente del Csm:

“Una persona competente, un uomo capace, che ha le giuste relazioni e che può rimettere al centro delle politiche nazionali il nostro Abruzzo. Può far superare questa fase difficile per il nostro Abruzzo, ma purtroppo non vedo chiare le prospettive di questa intesa generale, perché ci sono alcuni che frenano, altri che tramano e spero che tutti possano capire che non è il momento di questi mezzucci”.

Poi nuove bordate sull’operato dell’ex governatore Luciano D’Alfonso:

“Io non sono più del centrosinistra perché non sono né del Pd né di Leu. Io sono dentro a una lista civica che vuole ritornare a far parlare di politica la gente. La gente comune al centro, per parlare di questioni che riguardano le persone e le loro difficoltà. Noi andremo laddove c’è la possibilità di condividere con altri un programma, una strategia e la certezza di uomini capaci”.

Di Matteo annuncia che ci sono liste civiche pronte sia per Pescara sia per Montesilvano. E proprio sul caso Pescara, dopo le dimissioni del suo uomo fidato Giuliano Diodati, torna ad attaccare la giunta Alessandrini:

“Il sindaco, dalle affermazioni di altri, è già delegittimato, perché se il Pd propone le primarie vuol dire che non è più soddisfatto di un sindaco che, essendo alla prima legislatura, potrebbe essere riconfermato come candidato. Questo sindaco è un trasformista vero e, soprattutto, un subalterno ad altri”.

Per quanto riguarda le dimissioni di Diodati:

“Sono state un atto dovuto, di un uomo che ha dignità, di un professionista a cui era stata chiesta una cosa vergognosa: le dimissioni. E poi il sindaco avrebbe deciso in ragione di chi il giorno dopo avrebbe dato un ordine. Voleva mettere sotto scacco e sotto ricatto un assessore di quella portata. Non è questa la politica. Va fatta con serietà, dignità, responsabilità e mi dispiace tantissimo che qualcuno vuole tacciare Diodati di trasformismo, perché lui è una persona seria che vuole dare un contributo e fare politica in favore delle persone”.

Infine uno sguardo più ampio al momento del centrosinistra:

“Il fallimento delle provinciali va attribuito a chi ha determinato questo disastro. Gli amministratori hanno votato contro perché hanno ritenuto che non è stata un’amministrazione adeguata. Io non ho trovato le condizioni di coalizione con il centrosinistra per cui ho fatto una lista mia, che ha partecipato.  Guardando i dati , sono certo che se non mi fossi candidato il centrodestra avrebbe vinto con tanti voti in più rispetto ai risultati ottenuti”.

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