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Omicidio Montesilvano, la famiglia di Antonio: “Vogliamo giustizia, non vendetta”

Omicidio Montesilvano, la famiglia di Antonio: “Vogliamo giustizia, non vendetta”

MONTESILVANO, 21 settembre –  “La famiglia sta avendo un atteggiamento molto composto e vuole giustizia, non vuole vendetta. Queste sono le parole della madre”. Lo afferma l’avvocato Giancarlo De Marco, legale della famiglia di Antonio Bevilacqua, il 21enne di Montesilvano ucciso nella notte tra venerdì e sabato all’interno del pub ‘Birra Mi’ di via Verrotti.

“Credo che sia stata indiscutibile la volontà di uccidere perché le modalità del fatto, ovvero puntare un fucile contro una persona a distanza di poche decine di centimetri – dice l’avvocato – denotano proprio la volontà omicida e non si può dire che ha sparato perché voleva intimorire. Sparare sul viso di una persona vuol dire volerla uccidere”.

Mentre il presunto killer, Massimo Fantauzzi, è ancora latitante, per quanto riguarda la rabbia della famiglia Bevilacqua e le taglie per la cattura dell’assassino che alcuni conoscenti della vittima avrebbero lanciato su Facebook, De Marco dice di non sapere nulla e si limita a riferire le parole della madre di Antonio, che vuole giustizia e non vendetta. Poi, aggiunge, “se ci sono persone che magari vogliono interferire in questo non lo so”.

Sulla causa della discussione che sarebbe poi sfociata nell’omicidio, e su una eventuale conoscenza fra il 21enne e il suo assassino, il legale spiega:

“Sui particolari non so molto , ci sarebbe stata una discussione, forse è volata qualche parola, ma niente poteva far presagire una conclusione del genere. Il movente? Non lo so e sarà una cosa da vedere dopo”.

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