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Terremoto, Grandi Rischi: “Riattivata faglia su diga Camposto”. L’Enel: “Diga sicura”

Terremoto, Grandi Rischi: “Riattivata faglia su diga Camposto”. L’Enel: “Diga sicura”

L’AQUILA, 22 gennaio – Ancora scosse e paura nell’aquilano, dove la terra continua a tremare e dove la Commissione Grandi Rischi lancia oggi un altro allarme. Intervistato al Tg3, il presidente della Commissione Sergio Bertolucci ha infatti sostenuto che si è parzialmente riattivata una faglia che corre sotto una delle tre dighe di Campotosto, invitando dunque a tenere costantemente monitorata la situazione e adombrando, nel caso in cui parti importanti di terreno cadano nel lago, un possibile effetto Vajont.

“Nella zona di Campotosto c’è il secondo bacino più grande d’Europa con tre dighe, una delle quali su una faglia che si è parzialmente riattivata e ci possono essere movimenti importanti di suolo che cascano nel lago, per dirla semplice è “l’effetto Vajont”.

Bertolucci ha poi aggiunto che “se si avverte un aumento del rischio, bisogna immediatamente renderlo trasparente alle autorità e alla popolazione”.

Un allarme che si aggiunge a quello lanciato ieri, quando la stessa commissione aveva sottolineato come non si possa escludere il rischio di nuovi forte scosse lungo l’Appennino centrale. Allarme che ha generato panico nei territori colpiti dagli ultimi eventi sismici. Tanto che nel reatino il sindaco di Leonessa, uno dei comuni maggiormente danneggiati dai terremoti di agosto e settembre, avrebbe deciso di chiudere “sine die” le scuole.

L’ENEL: LA DIGA DI CAMPOTOSTO E’ SICURA

Alle dichiarazioni del presidente della Commissione Grandi Rischi Bertolucci è seguita dopo poche ore quella dell’Enel, che ha rassicurato sulle condizioni della diga di Campotosto, sottolineando come tutti i controlli post sisma non abbia rilevato alcun danno.  In ogni caso, aggiunge l’Enel, “alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino“.

DOPO LA POLEMICHE LA GRANDI RISCHI PRECISA: NON C’E’ NESSUN RISCHIO IMMINENTE DI UN EFFETTO VAJONT

Insieme alle precisioni dell’Enel è arrivata, nel tardo pomeriggio, anche la precisazione del presidente della commissione Grandi Rischi Sergio Bertolucci che in merito alle dichiarazioni rilasciate al Tg3 ha detto che “non c’è nessun pericolo imminente di un effetto Vajont. E’ importante continuare a monitorare l’evoluzione sismica in quella zona in quanto esiste un aumento della pericolosità dovuta ai movimenti della faglia“.  Bertolucci ha aggiunto come la diga venga studiata da tempo dagli organismi preposti e sul rischio di una caduta di pezzi di terreno nel lago in caso di forti scosse ha aggiunto che  “non si configura la possibilità di avere onde che possano superare i dieci metri“.

IL MINISTRO DELRIO CONVOCA RIUNIONE SU GRANDI DIGHE

Dopo gli eventi sismici degli ultimi giorni l’attenzione sulle grandi dighe, come dimostrano anche le dichiarazioni della commissione Grandi Rischi, è altissimo. Lo stesso Ministro Delrio ha convocato, per domani pomeriggio al Ministero delle infrastrutture, una riunione sulle grandi dighe del centro Italia. Incontro al quale parteciperanno la Protezione civile, il consiglio superiore dei lavori pubblici, le Regioni coinvolte e i gestori che hanno la responsabilità dei controlli.

TERREMOTO, IL PRESIDENTE GENTILONI PRONTO A RIFERIRE IN PARLAMENTO

Il terremoto torna in Parlamento. Secondo quanto confermato dal ministro per i rapporto con il Parlamento Anna Finocchiaro  infatti”il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è pronto a riferire in Parlamento sulle tragiche vicende di questi giorni”.  Disponibilità che a breve sarà formalmente comunicata  ai presidenti di Camera e Senato.

PAURA IN VALLE ATERNO DOPO LA NOTA DELLA GRANDI RISCHI

Le dichiarazioni della commissione Grandi Rischi sulla possibilità di nuovi forte scosse ha generato il panico ovunque, soprattutto nell’Alto Aterno dove le amministrazioni comunali sono già alle prese con centinaia di verifiche da fare,  scuole inagibili, municipi inagibili, verifiche da fare per migliaia di abitazioni. “Da giorni chiediamo una tensostruttura per ospitare le persone nella frazione di Cesaproba non fornita semplicemente per cavilli burocratici” ha detto il sindaco di  Montereale, Massimiliano Giorgi, al termine di un vertice con i colleghi di  Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno, Barete, e Pizzoli . Riunione al termine della quale è stata chiesta la convocazione di una riunione presso la prefettura dell’Aquila alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.

CONTINUA A TREMARE LA TERRA NELL’AQUILANO

Intanto nell’aquilano la terra continua a tremare, con l’ultima scossa alle 12.24, con epicentro tra Barete e Pizzoli e una magnitudo stimata di 2.0. Scosse che in un mix micidiale con il maltempo hanno spinto nei giorni scorsi il sindaco di Capitignano ad evacuare il centro storico, mentre a Pizzoli è stata dichiarata temporaneamente inagibile la scuola Don Milani. Nessun  danno strutturale ma problemi alle tramezzature che non permettono comunque un’immediata ripresa dell’attività didattica.

VOLONTARI DEL SOCCORSO ALPINO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA NEL TERAMANO PER LE OPERAZIONI DI SOCCORSO

Stamattina, intanto, volontari specializzati del soccorso alpino del Friuli Venezia Giulia sono partiti con i BandVagn, speciali mezzi cingolati dell’esercito, per partecipare alle operazioni di soccorso in borghi isolati sopra Teramo, dove le scosse e il maltempo hanno messo a dura prova la popolazione. Nove uomini che arriveranno fino ad Arsita e Befaro, dove la neve ha raggiunto i 4 metri, per poi proseguire con pelli di foca per raggiungere le case isolate e portare viveri e medicinali.

INSTALLATA A PENNE UNA TORRE DI CONTROLLO DELL’AERONAUTICA

Sempre per gestire le attività di controllo relative alle emergenze terremoto e maltempo a Penne è stata installata una torre di controllo dell’Aeronautica per gestire e coordinare le attività nell’area.  A renderlo noto lo Stato maggiore della difesa, con l’esercito che ieri ha avviato un’operazione di evacuazione delle frazioni più isolate di Valle Castellana.  Oggi i Ranger del reggimento “Monte Cervino” cercheranno nuovamente di riprendere l’evacuazione via cielo e si sta pensando anche a lancio di medicinali e generi di prima necessità sugli abitati più isolati.

Oltre tremila, in tutto, i militari impegnati nelle operazioni di monitoraggio e soccorso.

IL SINDACO DI TERAMO POLEMICO CON LA GRANDI RISCHI. E AGGIUNGE: RIAPRIRO’ LE SCUOLE SOLO QUANDO MI DIRANNO CHE SONO SICURE

O ci dicono che i terremoti si possono prevedere oppure queste notizie non servono a niente. Io credo che questi discorsi siano legati a quanto successo a L’Aquila“.  E’ polemico il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi dopo le dichiarazioni degli ultimi giorni della commissione Grandi Rischi sulla possibilità di forti nuove scosse, notizie che hanno generato allarme tra le popolazioni dei comuni già colpiti dal sisma.  Brucchi al riguardo è intervenuto anche sulla riapertura delle scuole, per la quale al momento non sembra esserci una data certa. “Sulle scuole ho una posizione netta – ha detto il sindaco – Non le riaprirò finché la Protezione Civile non effettuerà verifiche puntuali scuola per scuola e non avrò i verbali in mano che mi dicono che le posso riaprire. Io non metto a rischio la vita di nessuno, men che meno quella dei nostri figli“.

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