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Abruzzo, calendario venatorio: il Tar rigetta il ricorso di Federcaccia

Abruzzo, calendario venatorio: il Tar rigetta il ricorso di Federcaccia

PESCARA, 16 ottobre – Il Tar boccia le richieste di Federcaccia sul calendario venatorio, ma la Regione reinserisce cinque specie tra quelle cacciabili.  Una situazione che soddisfa parzialmente il Wwf, che  si era costituito in opposizione a tale ricorso insieme alla Regione Abruzzo e all’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale.

In particolare giudici hanno respinto la richiesta del mondo venatorio di aumentare i periodi di caccia per le specie quaglia, alzavola, fischione, folaga, gallinella d’acqua, germano reale, marzaiola, beccaccino e pavoncella, beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello, con l’associazione che ha rinunciato invece alla domanda relativa al reinserimento nel calendario venatorio delle specie canapiglia, codone, mestolone, moriglione e frullino in quanto nel frattempo la Regione Abruzzo aveva provveduto autonomamente, senza aspettare il pronunciamento del Tar.

“Ancora una volta i giudici hanno bocciato le richieste di una parte del mondo venatorio. Il Tar ha ribadito che l’interesse alla tutela della vita della fauna protetta è superiore rispetto all’interesse dei cacciatori di esercitare il diritto di caccia per il solo fatto di aver corrisposto i relativi tributi  – dichiara Luciano Di Tizio, delegato regionale del Wf Abruzzo – Federcaccia in pratica ha ottenuto parziale soddisfazione per una sola delle richieste che aveva presentato ai giudici, mentre sono state respinte tutte le altre richieste che estendevano modi e tempi di caccia a danno della fauna e dell’ambiente”.

Sulla stessa linea il vicepresidente del Wwf Italia Dante Caserta, che esprime però contrarietà alla decisione della Regione di dare risposta positiva sulle specie cacciabili:

“Rimane il rammarico sul fatto che la Regione Abruzzo abbia reinserito tra le specie cacciabili la canapiglia, codone, mestolone, moriglione e frullino – commenta Caserta – Invece di difendersi convintamente davanti al Tar, la Regione ha accolto preventivamente le richieste dei cacciatori. Grazie anche alla nostra opposizione, è stato almeno impedito l’inserimento nel calendario venatorio delle specie moretta e combattente. Lavoreremo già da oggi affinché vengano nuovamente escluse dalla caccia tutte le specie oggetto del ricorso, in quanto molte di esse sono considerate specie in declino e presenti nella nostra Regione con poche decine di individui”.

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