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Acqua del Gran Sasso, sabato a Teramo incontro pubblico con Strada dei Parchi, Infn e Parco

Acqua del Gran Sasso, sabato a Teramo incontro pubblico con Strada dei Parchi, Infn e Parco

TERAMO,  15 giugno – Confrontarsi sull’attuale situazione dell’acquifero e delle interferenze con le  gallerie autostradali e i Laboratori, sugli interventi di messa in sicurezza effettuati fino ad oggi, sul rischio effettivo che al 31 dicembre 2017 gli abruzzesi debbano rinunciare all’acqua del Gran Sasso e sui i programmi per la messa in sicurezza definitiva. Sono i temi dell’incontro pubblico organizzato per sabato pomeriggio, alle 17, nella sala polifunzionale della Provincia di Teramo, dall’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso e al quale parteciperanno il direttore generale di Strada dei Parchi Igino Lai, il vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, il presidente del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra e il direttore dei laboratori dell’Istituto di Fisica Nucleare Stefano Ragazzi.

“Oggi il più grande acquifero del centro Italia, dal quale si riforniscono d’acqua più della metà degli abruzzesi, è posto a contatto con due realtà potenzialmente inquinanti: i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e i trafori autostradali A24. Per la loro messa in sicurezza sono stati spesi milioni di euro (più di 80 solo attraverso la struttura commissariale). Eppure gli stessi enti che utilizzano e controllano l’acqua del Gran Sasso attestano che il sistema oggi non è sicuro – spiegano le associazioni –  Quanto accaduto dal 2002 ad oggi mette in discussione la relazione di fiducia tra cittadini e organizzazioni sociali intermedie, da un lato, e Istituzioni preposte a controllare e garantire la potabilità dell’acqua, dall’altro. Per questa ragione riteniamo  fondamentale modificare l’attuale sistema decisionale costruendo le basi per una maggiore partecipazione e condivisione delle scelte da compiere riguardo a beni universali come l’acqua, l’ambiente naturale e la salute pubblica”.

Nel frattempo l’Osservatorio sta anche continuando ad acquisire la documentazione dagli organismi competenti sulla gestione dell’acqua ed ha chiesto un incontro al Prefetto di Teramo per metterlo al corrente delle iniziative intraprese e da intraprendere.

 

 

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