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Bagarre in Consiglio comunale a Pescara, le opposizioni provano a stanare i Teodoro

Bagarre in Consiglio comunale a Pescara, le opposizioni provano a stanare i Teodoro

PESCARA, 13 dicembre – Bagarre in aula durante il consiglio comunale di Pescara, tra i capigruppo dell’opposizione e Piernicola Teodoro, numero uno della lista che porta il suo cognome e che, ormai non è un mistero, è ai ferri corti con la maggioranza di centrosinistra alla quale appartiene. A Palazzo di Città, infatti, è in atto una guerra in piena regola, combattuta a colpi di ostruzionismo e iniziata in seguito al recente rimpasto di giunta: l’estromissione dell’ex assessore Veronica Teodoro ha lasciato il papà Gianni e l’intera lista senza alcun rappresentante nell’esecutivo guidato dal sindaco Alessandrini. Il Movimento 5 Stelle e il centrodestra accusano i Teodoro di paralizzare i lavori, ma di non essere conseguenti, rifiutandosi di apporre la tredicesima firma necessaria per presentare la mozione di sfiducia, in modo da portare la discussione in Consiglio. In sostanza le opposizioni fanno il loro mestiere, inserendosi nelle contraddizioni della maggioranza, con l’obiettivo di aprire una crisi a Palazzo di Città. Chi invece si trova in una posizione ogni giorno più scomoda è proprio la Lista Teodoro, che fa fatica a giustificare le modalità tipicamente negoziali, appartenenti a un vecchio modo di fare politica, con le quali sta sfiancando l’esecutivo Alessandrini, al fine di ottenere poltrone e altre contropartite.

Oggi il conflitto è esploso in tutta la sua evidenza. La Lista Teodoro, infatti, non ha accettato di votare il bilancio della sua Giunta, ma ha presentato un’ampia serie di emendamenti. Non appena il consigliere di maggioranza Giuseppe Bruno a chiesto di riunire i capigruppo per discutere proprio degli emendamenti, i leader delle opposizioni si sono lanciati all’attacco dei consiglieri Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli. I capigruppo del Movimento 5 Stelle, Enrica Sabatini e di Forza Italia, Marcello Antonelli, sono scattati verso i banchi della maggioranza e con carta e penna in mano hanno animatamente esortato Teodoro ad apporre la propria firma sulla mozione di sfiducia alla giunta Alessandrini. Il clima si è surriscaldato e sono volate parole grosse. “Io sono nel centrosinistra – ha replicato Teodoro – e non starò mai né con lei (riferendosi alla Sabatini ndr.) e né con te (riferendosi ad Antonelli ndr.)”. Teodoro si è alzato per allontanarsi e la capogruppo pentastellata gli ha urlato: “Scappa scappa scappa”. Il sindaco Alessandrini ha assistito impietrito a tutta la scena.

“Oggi tutte le forze politiche di opposizione hanno consegnato alla Lista Teodoro la mozione di sfiducia contro il sindaco Alessandrini, chiedendo di firmarla per portare in Consiglio comunale la discussione sulle incapacità del primo cittadino e sulla necessità di rimandarlo a casa – ha poi spiegato Antonelli in una nota -. La Lista Teodoro, come previsto, non l’ha firmata, perché preferisce continuare a fare il suo teatrino in aula. La cosa più grave è che questo avviene nel silenzio del sindaco e del Pd, che hanno paralizzato la città. Noi non possiamo più accettarlo e al sindaco Alessandrini chiediamo di assumere una decisione forte, con senso di responsabilità, rassegnando le sue dimissioni. Poi nei venti giorni che avrà a disposizione per ripensarci vedremo i nervi scoperti di chi vuole veramente andare a casa e di chi recita un ruolo”.

Antonelli è poi entrato nel merito degli “emendamenti ostruzionistici” presentati dalla Lista Teodoro, che hanno spinto Bruno a proporre di sospendere i lavori del Consiglio per riunire i capigruppo.

 “Se adesso veramente la maggioranza tenta di far passare la tesi del consigliere Bruno, ossia che gli emendamenti della Lista Teodoro sono migliorativi, allora voi state prendendo in giro i cittadini e questo non ve lo permettiamo – ha aggiunto Antonelli -. Ho già detto al sindaco Alessandrini che oggi i lavori non sarebbero iniziati se non fosse venuto in aula. È arrivato, ma non può stare zitto sulla sua comoda poltrona. Deve alzarsi e dirci cosa intende fare con un gruppo consiliare della sua maggioranza che è dichiaratamente contro di lui e che per questo motivo sta bloccando da giorni i lavori del Consiglio comunale”.

Non si è fatta attendere la replica di Gianni Teodoro, anch’essa affidata ad una nota:

“Continuiamo con immutata convinzione a fornire il nostro contributo determinante a sostegno della maggioranza di centrosinistra.Noi, che siamo parte del centrosinistra, non sosterremo mai una mozione di sfiducia proposta dalle opposizioni. Se le opposizioni hanno i numeri per presentare e discutere la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, si accomodino pure. Non ci facciamo né intimidire dalle melodrammatiche rappresentazioni teatrali allestite dal capogruppo pro tempore dei Cinque Stelle, degne delle migliori virtù della scuola di recitazione napoletana, né strumentalizzare dalle sortite di un centrodestra vacuo ed inesistente. Semmai dovessimo ritenere conclusa l’esperienza di questa amministrazione, decideremo serenamente e in piena autonomia, sentiti i nostri elettori. Nel frattempo, continueremo la nostra azione costruttiva per migliorare e rafforzare ogni proposta di deliberazione attraverso gli strumenti normativi che la legge e i regolamenti d’aula ci consentono di utilizzare, nell’interesse della città. Repetita iuvant“.

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