Donna annegata al sottopasso di Fontanelle, tre rinvii a giudizio
PESCARA, 13 novembre – Sono tre le persone rinviate a giudizio per la morte di Anna Maria Mancini, la cinquantasettenne di Santa Teresa di Spoltore che nel dicembre 2013 morì annegata nella sua auto sommersa dall’acqua in un sottopasso allagato Fontanelle, durante l’alluvione che in quei giorni aveva colpito Pescara.
Lo ha deciso, oggi pomeriggio, a conclusione dell’udienza preliminare il gup del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea.
Il rinvio a giudizio riguarda Lucia Pepe, socio amministratore e legale rappresentante dell’impresa Eredi Pepe Salvatore che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione del sottopasso in sostituzione del passaggio a livello; Giuliano Rossi, direttore dei lavori e sottoscrittore del certificato di regolare esecuzione; Raffaele Bello, responsabile del cantiere.
Secondo il pm Silvia Santoro la colpa di Pepe sarebbe quella di “non essersi uniformata al progetto redatto dalla società Iadanza Engineering Srl a regola d’arte installando due elettropompe sommergibili con caratteristiche di potenza, portata e prevalenza nettamente inferiori a quelle progettualmente previste”. Rossi avrebbe invece “redatto un certificato di regolare esecuzione dei lavori non rispondente a verità in quanto dichiarava la perfetta rispondenza al progetto redatto dalla societa’ Iadanza Engineering”, mentre Bello “intervenuto al sopralluogo del settembre 2007”, avrebbe “sottoscritto il medesimo documento”.
I tre imputati sono anche accusati di falso per il certificato di regolare esecuzione dei lavori. Il processo davanti al Tribunale monocratico prenderà il via il 18 dicembre 2017.