Bimbi intossicati alle mense scolastiche, la Asl: “E’ infezione batterica, cause ancora incerte”
PESCARA, 4 giugno – Escluso un virus ed esclusa, almeno per il momento, anche la salmonella. Si tratta, con tutta probabilità, di un’infezione di origine batterica, anche se “i campioni sottoposti a coltura non hanno dato finora esito di positività”. E’ quanto ha fatto sapere la Asl di Pescara, nel corso di una conferenza stampa ancora in corso, convocata per fare il punto della situazione sulla vicenda dei bambini, alunni di varie scuole cittadine, colti da malore e finiti in ospedale.
NON C’E’ RISCHIO DI CONTAGIO
“Non è una patologia contagiosa, si tratta probabilmente di un’infezione batterica dalla trasmissione oro-fecale. L’igiene, però, è fondamentale e il consiglio è di lavarsi spesso le mani”, dice il manager della Asl di Pescara, Armando Mancini.
ALMENO 130 CASI, NESSUNO E’ GRAVE
Almeno 130, di cui 126 bambini, le persone con sintomatologia gastrointestinale arrivati in pronto soccorso, a Pescara, da venerdì ad oggi. Nel reparto di Pediatria continua il lavoro per i ricoveri e per il trattamento dei bambini che ancora stanno arrivando all’ospedale di Pescara. Da oggi è anche attivo un ambulatorio ad hoc per il controllo dei bambini già dimessi.ì
“Allo stato – sottolineano all’azienda sanitaria – il problema clinico è sotto controllo e nessun paziente fra quelli che hanno fatto ricorso alle cure ha avuto complicazioni”. Difficile tracciare un bilancio complessivo dei numeri, perché, oltre a quelli che continuano ad arrivare in ospedale, alcune famiglie hanno portato i figli in altre strutture sanitarie, come, ad esempio, quella di Chieti.
Del totale, 70 pazienti sono stati sottoposti a terapia reidratativa e, dopo una breve osservazione, sono stati ammessi alla domiciliazione delle cure. Trenta bambini hanno avuto un periodo di degenza più prolungato, variabile tra un giorno e due giorni, ed alcuni sono stati trattenuti a scopo cautelativo e preventivo nei confronti di altri bambini presenti nei nuclei familiari. Venti bambini sono in attesa di valutazione in pronto soccorso, mentre sei hanno avuto indicazione al ricovero, ma hanno rifiutato, nonostante il parere dell’equipe medica.
Tutti i pazienti entrati in ospedale hanno trovato accoglienza e cure venendo “trattati, secondo protocollo operativo, con reidratazione e, nei casi con febbre, con infusione di antibiotico di copertura, rappresentando la sintomatologia e le modalità della diffusione un quadro più tipicamente batterico”.
Visti i tanti arrivi, in ospedale è stata potenziata l’assistenza infermieristica e sono stati reclutati letti aggiuntivi. Ieri, ad esempio, c’erano sei medici rispetto ai due previsti. Il reparto di Pediatria era al completo e alcuni pazienti sono stati ricoverati in Chirurgia pediatrica.
DOMATTINA QUADRO PIU’ CHIARO
Arriveranno in tarda serata i primi risultati definitivi sui campioni prelevati dai bambini finiti in ospedale, a Pescara, con i sintomi di una tossinfezione alimentare di probabile origine batterica. Si attendono, infatti, gli esiti degli esami colturali e molecolari sui campioni prelevati sui dieci bimbi che per primi sono arrivati in pronto soccorso. “Domattina il quadro potrà essere più completo”, è stato sottolineato
L’azienda sanitaria spiega che sono stati campionati “da una parte i reperti biologici per tipizzare l’agente responsabile del focolaio, procedendo ad incubazione e reincubazione, al fine di avere l’assoluta certezza diagnostica”. Per l’analisi dei reperti biologici (coprocoltura) si sono attivati i laboratori di Batteriologia e virologia dell’ospedale e quelli dell’Istituto Zooprofilattico; quest’ultimo si sta occupando anche dell’analisi degli alimenti sequestrati.
“La certezza sulla individuazione dell’agente patogeno responsabile del focolaio di gastroenterite può essere data solo all’esito della conclusione dei test di laboratorio”, hanno detto ancora.
All’incontro, oltre a Mancini, hanno preso parte il direttore sanitario aziendale, Valterio Fortunato, il direttore dell’Unità operativa complessa (Uoc) Integrazione Ospedale e Territorio, Stefano Boccabella, il direttore medico di presidio, Rossano Di Luzio, il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Antonio Caponetti, il direttore dell’Uoc di Microbiologia, Paolo Fazii, e il direttore dell’Uoc di Pediatria, Giuliano Lombardi.
SINDACO, SE ACCERTATE RESPONSABILITA’ GESTORE MENSE NON LAVORERA’ PIU’ COL COMUNE
“Se siamo incerti sulle cause, siamo invece certi di quello che accadrà se verrà accertato che c’è stata omissione da parte della società che gestisce il servizio mensa nelle scuole del Comune di Pescara, o da parte di qualsiasi altro soggetto, che non potrà più lavorare nel nostro Comune”. Lo afferma il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, a proposito della vicenda dei bimbi finiti in ospedale in seguito a malori con sintomi da tossinfezione alimentare, definendosi “molto adirato per quello che è successo” ed annunciando che il servizio mensa resta sospeso.
“Fino ad oggi i risultati delle analisi svolte dalla Asl non hanno ancora chiarito esaustivamente da cosa dipenda cosa è accaduto e quindi il servizio mensa resta sospeso”, dice Alessandrini. Il primo cittadino afferma che, se verranno accertate eventuali omissioni, chi gestisce il servizio non potrà più lavorare col Comune perché “è un atto dovuto per quei bambini e per le loro famiglie, a cui sono vicino e assicuro ogni tipo di sostegno e giusto atto consequenziale”.