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“Cambiate una legge ferma al 1978”: gli studenti proseguono la mobilitazione a Pescara

“Cambiate una legge ferma al 1978”: gli studenti proseguono la mobilitazione a Pescara

PESCARA, 29 novembre – Prosegue l’attività degli studenti di Pescara e L’Aquila nella settimana di mobilitazione indetta per mandare un forte segnale alla Regione Abruzzo, prima dell’approvazione del bilancio, chiedendo una nuova politica che garantisca pienamente il diritto allo studio.

La prima giornata di attività alternative al Bellisario è stata incentrata su

“Cineforum, teatro e break dance, discussioni su omo-bi-transfobia e sulle filosofie dell’esistenza.  . spiega Federico Stgliano – Domani il via alle discussioni sul diritto allo studio scandagliando bene i vari temi per raccogliere idee, proposte, problematiche ed esigenze dei ragazzi.”

Alla legge sul diritto allo studio ha già iniziato a lavorare l’Aterno Mantonè

“Tramite un sistema di gruppi di lavoro – dice Christian De Lellis –  che ha portato gli studenti a sentirsi protagonisti”.

L’autogestione è partita anche al Misticoni:

“Jam session, cineforum, discussioni di filosofia, storia moderna e temi sociali, corsi di break dance e laboratori artistici gestiti da studentesse e studenti, ex studenti e professori. – dice Elsa Calvarese – Domani, seconda giornata, si attiveranno anche i dibattiti principali della nostra autogestione: a coordinare la discussione sul diritto allo studio saranno le rappresentanti, che accoglieranno le proposte e idee dei ragazzi, riguardanti le varie tematiche, in modo da rendere i ragazzi protagonisti della lotta per la stesura di una nuova legge regionale.”

Tre giorni di autogestione anche al Liceo Classico in programma per le giornate di 1-2 e 3 dicembre annuncia Vincenzo Stuppia:

“L’iniziativa è finalizzata alla stesura di un documento, da integrare con quelli prodotti dagli altri istituti, con richieste importanti ed urgenti alla Regione per l’aggiornamento immediato della legge sul diritto allo studio e per avere finalmente certezze sullo stato della sicurezza all’interno delle scuole pescaresi.”

Al Galilei ieri mattina gran parte degli studenti ha deciso di non entrare in classe  in segno di protesta, spiega Massimo Rusi:

“Nel corso di un colloquio col preside si è contrattata una giornata di autogestione per giovedì. In vista di questo giorno, i ragazzi si sono divisi in gruppi di lavoro, al fine dell’organizzazione di classi autogestite in cui si tratteranno i temi dell’imminente referendum costituzionale e dibattiti sulla questione dell’alternanza scuola-lavoro e della legge regionale sul diritto allo studio”.

Petrus Wolf  dell’Itis-Itc Alessandrini di Montesilvano:

“Ci siamo attivati per il diritto allo studio con due giornate di autogestione, ieri e oggi, con varie discussioni su didattica Alternativa e sulle politiche Nazionali e Regionali”

Anche l’istituto di istruzione superiore “Alessandro Volta” di Pescara si è mobilitato in questi giorni per discutere le tematiche del Diritto allo studio e alla mobilità, due diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, ma spesso ignorati dalle istituzioni locali.

“Lottare per una scuola pubblica e gratuita è diritto e dovere di ogni studente, affinché venga ben costituita la prossima classe dirigente del nostro Paese” affermano i rappresentanti d’Istituto Francesco Buscaino, Tommaso Tragno, Antonella Di Nicola e Daniele Di Nicola

I ragazzi in questi giorni hanno organizzato assemblee tematiche per spiegare e sensibilizzare sulla questione del Diritto allo studio, legge che in Abruzzo è ferma al 1978.

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