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Città Sant’Angelo, rubano cinghiale abbattuto ma la carne è avvelenata

Città Sant’Angelo, rubano cinghiale abbattuto ma la carne è avvelenata

PESCARA, 14 novembre – L’idea probabilmente era quella di trovarsela lì, bella pronta per essere macellata e congelata. Una carcassa di cinghiale con destinazione finale tavola imbandita. Rubata e mangiata insomma. Sfortuna vuole che la carne sia avvelenata e così il sindaco di Città Sant’Angelo è stato costretto a lanciare l’allarme, utilizzando tutti i possibili canali, anche i social network.

Ecco il testo pubblicato su facebook, con invito a far girare la notizia:

“Mentre si predisponeva il recupero ad opera di personale Linda SpA, stamane è stata trafugata dal luogo di abbattimento (sp Lungofino nei pressi allevamento cani Ghindero’s) la carcassa di un cinghiale femmina, ferita a seguito di incidente stradale e poi abbattuta da Asl Pe Servizio Veterinario. Chiunque abbia recuperato l’animale è invitato a seppellirlo perché la carne non è commestibile, causa impiego medicinali per eutanasia dell’animale irrimediabilmente ferito. Passa parola il Sindaco”.

Insomma, a caricarsi la carcassa che ha pure il suo bel peso, i ladri hanno fatto più danno che altro, a se stessi (è la legge del contrappasso …) più che alla comunità. Sempre che non abbiano deciso di venderla, il che costituirebbe un bel rischio.

“Io sono stato allertato dalla Asl – dice il sindaco Gabriele Florindi, spiegando che la carcassa è stata trafugata sulla Lungofino, a circa un chilometro dal centro commerciale Ibisco – Riteniamo che l’animale sia stato rubato per uso alimentare, anche perché non vedo quale altro potrebbe essere lo scopo, ma ripeto la carne è nociva per la salute umana”.

Raccomandare di non accettare carne di cinghiale dagli sconosciuti (e per prudenza neanche dagli amici), a questo punto, appare persino superfluo.

 

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