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Cocullo, ordinanza anti-gatti del sindaco: gli animalisti ricorrono al Tar

Cocullo, ordinanza anti-gatti del sindaco: gli animalisti ricorrono al Tar

COCULLO, 19 settembre – Sull’ordinanza emessa dal sindaco di Cocullo con cui si vieta la somministrazione di cibo ai gatti randagi arriva il ricorso al Tar della Lega nazionale per la difesa del cane, che sottolinea come il problema del randagismo si risolva con la sterilizzazione degli animali presenti sul territorio e ricorda come l’ordinanza violi norme nazionali e regionali.

“I gatti sono animali territoriali e ci sono delle leggi dello Stato che per questo motivo vietano che vengano spostati dai luoghi in cui sono abitati a vivere – dichiara l’avvocato Michele Pezone, responsabile diritti animali di Lncd Animal Protection – Affamarli non è certo la soluzione per far fronte a presunti problemi igienici che potrebbero comunque essere risolti intensificando, se occorre, la pulizia del centro storico”.

Sulle leggi a tutela degli animali interviene anche il presidente della Lega per la difesa del cane Piera Rosati:

“Ancora una volta ci troviamo davanti a un sindaco che evidentemente non conosce le norme – afferma Rosati – e come sempre non resteremo fermi a guardare. I gatti che vivono in libertà sono tutelati dalla legge quadro 281/91 e dalla legge regionale 47/13 che individuano proprio nei Comuni i responsabili del benessere di questi animali. È pertanto un paradosso che un sindaco vieti la somministrazione di cibo agli animali di cui egli stesso è responsabile. Se il problema è l’incremento del numero di felini, la soluzione non è affamarli ma provvedere alla loro sterilizzazione con l’ausilio della Asl competente, come previsto dalle norme”.

Da qui la decisione di impugnare l’ordinanza davanti al Tar,  “perché è assolutamente illegittima e va contro tutti i principi stabiliti dalla legge”.

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