Decreto terremoto, anche i sindacati teramani favorevoli alla mobilitazione popolare
TERAMO, 15 febbraio – E‘ una vera e propria mobilitazione popolare quella a cui pensano i sindacati teramani pronti a “difendere il futuro di questa provincia” di fronte ad un decreto sisma giudicato insufficiente rispetto ai danni subiti dal territorio. Danni ai quali si aggiungono anche quelli, drammatici, del maltempo e di cui si continua a fare il conto giorno per giorno.
Sindacati che, ieri pomeriggio, hanno incontrato il il presidente Renzo Di Sabatino con il quale hanno condiviso il programma di iniziative assunte e da assumere a sostegno delle ragioni della comunità teramana, a partire dal documento poi approvato dall’assemblea dei sindaci sulla richiesta di calamità naturale specifica e sugli emendamenti al Decreto sisma.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Giovanni Timoteo, Antonio Scuteri ed Emidio Angelini, i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito l’urgenza di ottenere strumenti economici a sostegno di tutti i lavoratori e le lavoratrici le cui aziende hanno sospeso l’attività in seguito agli eventi calamitosi, ribadendo come l’attuale decreto non sia in grado di rispondere alle emergenze che si stanno presentando, considerate le migliaia di persone che vivono e lavorano ‘fuori cratere”’e che oggi sono senza copertura salariale e che, in ragione della crisi strutturale preesistente e degli eventi degli ultimi mesi, vedono notevolmente ridotte le opportunità di ricollocazione.
Da qui la richiesta dell’allargamento della cassa integrazione in deroga ai Comuni fuori dal cratere e della proroga della mobilità e della Naspi per tutto il territorio provinciale e quella, più generale, di guardare oltre l’emergenza e definire con tutte le componenti sociali ed economiche una proposta complessiva di ri-progettazione e rilancio del tessuto socio-economico che faccia tesoro delle esperienze comuni già sperimentate in Provincia con l’area di crisi della Vibrata, .
“Saremo protagonisti, insieme a tutte le forze del territorio – hanno dichiarato i sindacati – di una grande mobilitazione popolare per difendere il futuro di questa provincia”.