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Furbetti della ricostruzione, altri due indagati all’Aquila

Furbetti della ricostruzione, altri due indagati all’Aquila

L’AQUILA, 8 novembre – Aveva attestato, in accordo con il tecnico incaricato per la ristrutturazione post-terremoto, che l’abitazione sulla quale andava a intervenire con i lavori era quella principale. Così non era, almeno secondo le indagini effettuate. Così proprietario di casa e tecnico sono stati indagati dalla Procura della Repubblica e il gip ha disposto un sequestro preventivo di 170.000 euro, pari al contributo che sarebbe stato indebitamente percepito.

Il sequestro è stato chiesto dai sostituti procuratori Fabio Picuti e Simonetta Ciccarelli ed è stato firmato dal gip Guendalina Buccella.

Arriva nel corso del’indagine affidata al Corpo Forestale, che ha accertato come la persona che aveva richiesto il contributo lo aveva fatto producendo false autocertificazioni in cui attestava che l’abitazione su cui si andava a lavorare era la principale, invece secondo le verifiche effettuate la dimora abituale, in pre-terremoto, era altra.

Poi è toccato alla Guardia di Finanza attivare i controlli sullo stato patrimoniale dei due indagati per arrivare al sequestro preventivo.

Il reato contestato è concorso in indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. E’ stata la stessa Finanza ad eseguire il sequestro.

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