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Guerra degli alberi a Pescara, cittadini in strada per impedire l’abbattimento di querce secolari

Guerra degli alberi a Pescara, cittadini in strada per impedire l’abbattimento di querce secolari

PESCARA, 22 giugno – Nuova battaglia contro l’abbattimento degli alberi, a Pescara, dopo quella dell’estate 2016. Si sono registrati momenti di tensione, questa mattina, in via delle Fornaci, dove intorno alle 6.30 sono arrivati alcuni operai per tagliare una delle due querce secolari che sorgono lungo la strada. Alcuni cittadini, sia residenti che esponenti di associazioni, stazionano sul posto per impedire l’avvio dei lavori.

Gli operai sono stati incaricati di rimuovere gli alberi dall’amministrazione comunale, che intende fare spazio per allargare la carreggiata. Per salvare i due alberi, nei giorni scorsi, si sono mobilitati residenti e associazioni, che hanno raccolto oltre 600 firme, consegnate poi al vice sindaco Antonio Blasioli.

Da ore i cittadini stazionano nei pressi dell’albero che gli operai hanno il compito di rimuovere. Presenti anche agenti della Polizia Municipale e i consiglieri comunali Tonino Natarelli e Massimiliano Di Pillo.

Sulla vicenda interviene anche il Wwf, che invita l’amministrazione comunale a ripensarci e a “rispettare la volontà dei cittadini”. In una nota l’associazione ambientalista osserva:

“C’è un problema di forma e di sostanza nella vicenda delle due roverelle che il Comune di Pescara intende tagliare per consentire lavori stradali in via delle Fornaci. Il primo riguarda la partecipazione dei cittadini che vanno informati delle questioni che li riguardano prima che i procedimenti vadano avanti e non devono essere costretti a raccogliere firme e a mobilitarsi per cercare di evitare di subire un danno. La questione di sostanza è che gli alberi non possono essere considerati un oggetto d’arredamento che può essere spostato o eliminato come se fossero una panchina o vaso di fiori e che la programmazione urbana, a cominciare proprio dal piano regolatore più volte invocato in questi giorni, deve tenere conto del benessere e della sicurezza dei cittadini tutti, non solo di quelli che siedono all’interno di un’automobile”.

Il Wwf prosegue:

“Le scelte recenti dell’amministrazione, come quella di rinunciare alle isole pedonali, sembrano volte a considerare invece la città semplicemente come un reticolo di strade e di parcheggi. Le soluzioni migliori sono altre: vie pedonali, verde pubblico, piste ciclabili e razionalizzazione del traffico anche attraverso sensi unici, come nel caso specifico, e limitazioni nella velocità, utili alla sicurezza assai più dell’allargamento forzato, perché inviso alla maggioranza dei residenti, di una carreggiata. Una ultima questione riguarda le cosiddette compensazioni: un albero secolare offre servizi ecosistemici che le nuove piantumazioni, anche se più numerose, potranno eguagliare soltanto tra decine e decine di anni, ed è comunque inaccettabile sacrificare un patriarca verde semplicemente per allargare una strada che potrebbe tranquillamente essere percorsa a senso unico ottenendo gli stessi effetti senza spendere soldi pubblici. Basta scegliere dando una diversa priorità alle cose”.

In conclusione l’associazione ambientalista fa sapere:

“Per queste ragioni appoggiamo la lotta dei cittadini e delle associazioni scesi in campo in difesa del diritto alla salute e al decoro urbano contro scelte che, nonostante le apparenze, vanno contro gli interessi della collettività”.

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