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Hotel Rigopiano, ci sono molti morti. Estratta la prima vittima /DIRETTA – FOTO

Hotel Rigopiano, ci sono molti morti. Estratta la prima vittima /DIRETTA – FOTO

PESCARA, 19 gennaio – “Ci sono tanti morti”. Lo ha detto all’Ansa Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si é messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’Hotel Rigopiano. Intanto qualche minuto fa è stata estratta la prima vittima. E’ un uomo. Nella colonna dei soccorritori, composta da circa 70 persone, c’è anche un rianimatore, che ha confermato: “Dei bambini sono coinvolti nel crollo”. Al momento il bilancio è di un morto e due sopravvissuti, ricoverati in ospedale in stato di ipotermia.

I primi soccorritori sono finalmente riusciti a entrare all’interno dell’albergo e ad avere un primo quadro della situazione. Le luci del giorno hanno mostrato un quadro terribile, con l’albergo distrutto da una valanga definita “immensa”. I morti potrebbero essere più di venti. Nella struttura tra ospiti e dipendenti c’erano una trentina di persone.

Appena penetrati nell’edificio, il timore dei soccorritori è apparso palpabile: non sono stati trovati cadaveri, ma non si sentono voci o movimenti, né segnali di risposta o richieste di aiuto.

“Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde – raccontano – lo scenario è un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga”.

Pochi minuti dopo è stata estratta la prima vittima.

Il soccorso alpino e i finanzieri sono riusciti ad arrivare all’hotel poco prima delle cinque, questa mattina, ma ci sono volute ore prima di poter accedere. Le condizioni meteo sul Gran Sasso pescarese sono assolutamente proibitive e rendono estremamente complesse le operazioni di soccorso. Nell’albergo c’erano anche dei bambini.

Secondo una prima ipotesi la valanga si sarebbe staccata dalla montagna a causa delle quattro scosse di terremoto: prima la terra avrebbe tremato e successivamente, indicativamente tra le 17 e le 17.30 di ieri pomeriggio, si sarebbe verificata la slavina. La struttura è completamente sommersa dalla neve e dagli alberi che sono venuti giù con la valanga.

Il fronte della slavina  è molto ampio, decine di metri, e ha investito in pieno l’albergo, lasciando libera solo una piccolissima parte, che i soccorritori hanno utilizzato per entrare. Dalle immagini diffuse e che in parte si vede  distintamente il locale della piscina coperta e che si trovava davanti alla struttura, ad un piano sotto il livello dell’ingresso dell’albergo. Alle spalle della piscina una massa di neve, che ha distrutto la cupola di vetro precipitando nella spa. Nell’equipe medica che è andata verso l’albergo c’è anche un rianimatore.

Una delle due persone tratte in salvo all’hotel ‘Rigopiano’ è in stato di ipotermia. E’ in condizioni serie, ma non sarebbe in pericolo di vita. Un elicottero della Capitaneria di Porro lo ha prelevato e condotto fino all’aeroporto d’Abruzzo, da dove è stato poi trasportato con un’ambulanza del 118 all’ospedale di Pescara.

“Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile – racconta ai medici Giampiero Parete, 38 anni, che ieri ha lanciato l’allarme per la valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano -. E’ arrivata la valanga sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l’arrivo dei soccorsi”.

La moglie e i due figli di Parete sono tra i dispersi nell’albergo sepolto dalla slavina. E’ stato proprio lui contattando il suo datore di lavoro, a dare l’allarme. In ospedale è arrivato in stato di ipotermia e attualmente è assistito dal personale della Rianimazione dell’ospedale di Pescara e da uno psicologo.

Il capo della Protezione Civile Nazionale ha avuto parole di elogio per i soccorritori, definiti “uomini valorosi” che hanno raggiunto l’hotel in situazioni veramente al limite, e ha chiesto rispetto per il loro lavoro e per la terribile situazione umana delle persone coinvolte.

Il Prefetto di Pescara Francesco Provolo ha chiesto di attenersi, nella diffusione delle notizie solo alle fonti ufficiali:

“Stiamo parlando di persone e dei loro familiari”, ha sottolineato.

Nel frattempo si è verificata un’altra piccola slavina sulla strada che conduce all’Hotel Rigopiano: si tratta – spiegano dal Soccorso Alpino – di un evento di lieve entità, che non preoccupa particolarmente i soccorritori. Si sta già lavorando per sgombrare la strada. Il meteo, rispetto a ieri, sembra in lieve miglioramento.

Al Coc di Penne sono arrivati i familiari di alcune delle persone che si trovavano nell’hotel, assistiti da personale medico specializzato. Si lavora per allestire un punto di raccolta per i parenti delle persone disperse, molti dei quali sono nella cittadina vestina già da ieri sera.

Il sindaco di Penne, Mario Semproni, questa mattina ha affermato:

“Sono scioccato, è una vicenda drammatica, ho seguito tutta la notte le operazioni di soccorso. Il Comune ha fornito ogni mezzo a disposizione per accelerare e agevolare i soccorritori, nonostante il territorio di Penne vestino fosse alle prese con una forte criticità legata all’emergenza neve. Sin dall’inizio ho avuto la percezione che fosse una tragedia”.

Prosegue, intanto, la marcia di avvicinamento all’hotel, da parte della lunga colonna dei soccorritori, che intorno a mezzogiorno sono arrivati a circa 700 metri dall’albergo Rigopiano e sono riusciti a far ripartire la turbina spazzaneve rimasta senza gasolio, grazie ai Vigili del fuoco che a piedi, nella neve, hanno portato le taniche con il gasolio. L’obiettivo dei soccorritori è quello di liberare dalla neve una vasta area per i tanti mezzi che stanno confluendo verso l’hotel, per raggiungere più velocemente a piedi la struttura. Da quanto si apprende, la slavina ha scavalcato l’albergo coprendo tutti gli edifici.

Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete, superstite  della valanga sull’hotel Rigopiano, è la persona  che ha ricevuto la prima richiesta di allarme, lanciata proprio da Parete:

“Giampiero e tutti gli altri ospiti dell’albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena fosse arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che lo spazzaneve sarebbe arrivato alle 15, ma poi l’arrivo è stato posticipato alle 19. Tutti i clienti volevano andare via avevano preparato già le valigie. Poi ieri sera ho ricevuto la telefonata di Giampiero alle 17.40. Mi chiedeva aiuto disperatamente. Diceva ‘è caduto, è caduto l’albergo’. Mi sono attivato subito, ho chiamato i soccorsi. Ho chiamato la Polizia che mi ha passato una coordinatrice della Prefettura la quale mi ha detto ‘abbiamo parlato due ore fa col direttore dell’albergo e lì non c’è nulla’. Io ho insistito affinché mandassero i soccorsi, ma mi è stato detto che non era successo nulla. Ho provato a chiamare anche gli altri e forse questo ha ostacolato il ritardo nei soccorsi. Ho chiamato tutti, 113, 112, 118, 117, 115, oltre a messaggi ad amici e in paese. A Giampiero dicevo che stavamo arrivando, non pensavo ci fossero tutte queste difficoltà. Sono stato in contatto con lui più di una volta, fino alla 23. Poi mi ha richiamato stamattina dicendo che l’avrebbero portato in elicottero a Pescara. Lui sta bene – ha aggiunto il ristoratore all’esterno del reparto di Rianimazione, dove Parete è ricoverato – ma la sua preoccupazione sono i due figli di 6 e 8 anni e la moglie Adriana. È una bellissima famiglia, sono delle persone fantastiche. Sono 30 anni che lavora con me”.

Le persone presenti nell’albergo dovrebbero essere 35: 22 ospiti registrati e 7 dipendenti, ma ci sarebbero stati anche ospiti. Dell’elenco dei dispersi fanno parte al momento 20 persone: Marco Vagnarelli e la compagna Paola Tomassini, di Castignano (Ascoli Piceno). Domenico Di Michelangelo, 41enne di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo, sua moglie Marina Serraiocco, 37, di Popoli, e il loro bambino di sette mesi. Marco Tanda, 25 anni, residente a Macerata, la fidanzata 24enne Jessica Tinari, originaria di Lanciano. Tra i dipendenti dell’hotel, Emanuele Bonifazi, 31 anni, di Pioraco, il 33enne ternano Alessandro Riccetti e la cuoca Ilaria Di Biase, 22enne di Archi, in Val di Sangro. Tra i dispersi anche Roberto Del Rosso, amministratore dell’albergo, la responsabile del centro benessere dell’hotel, di cui non sono trapelate le generalità. Come anche quelle di un uomo originario di Cosenza. Luciano Caporale, 54 anni, e la moglie, Silvana Angelucci, 46 anni, di Castelfrentano, entrambi parrucchieri. Il 27enne Stefano Feniello, di origini salernitane e residente a Silvi Marina, che nell’hotel dove aveva festeggiato il compleanno assieme alla fidanzata, Francesca Bronzi, 25 anni. Infine la moglie e ai figli del sopravvissuto Giampiero Parete.

Intanto sul piazzale dell’Hotel Rigopiano è arrivata la turbina apristrada che ha iniziato a liberare la zona per poi lavorare con i mezzi meccanici. E’ arrivata dunque la colonna dei soccorsi. Intanto con le vanghe continuano a scavare uomini del soccorso alpino e volontari. C’è stato il crollo di un cumulo di neve sulla strada che collega l’albergo a Farindola e si sta lavorando per lo sgombero.

Secondo fonti ufficiali dall’albergo sarebbero stati già estratti altri tre cadaveri. Una quarta persona che ha perso la vita è stata individuata, ma non ancora recuperata. 
La Procura di Pescara ha aperto intanto un’inchiesta per omicidio colposo.

Sospesa la visita del premier Paolo Gentiloni, per difficoltà nell’arrivo. Dovrebbe essere presto sul posto invece il capo della Protezione civile  Fabrizio Curcio. 

All’arrivo di Curcio si svolgerà un vertice per fare il punto della situazione nel punto di raccolta del palasport di Penne.

 

 

…. in aggiornamento ….

 

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