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Il dirigente passa alla Regione e 71 dipendenti della Provincia di Pescara non vengono pagati

Il dirigente passa alla Regione e 71 dipendenti della Provincia di Pescara non vengono pagati

PESCARA, 12 gennaio – Settantuno dipendenti della Provincia di Pescara sono ancora in attesa di ricevere i compensi legati all’indennità di produttività per l’anno 2015. Tra questi figurano i lavoratori del servizio viabilità, che in questi giorni hanno dovuto garantire la percorribilità delle strade provinciali sotto la neve, sopperendo con il proprio impegno personale alle poche risorse economiche e tecniche a disposizione. Ancora in attesa di ricevere le indennità anche i dipendenti dei servizi ambientali, del genio civile e di altri settori.

Si tratta di retribuzioni accessorie, legate alla valutazione del singolo dipendente, come previsto dalle norme introdotte dalla riforma Brunetta. A seconda dell’inquadramento e delle performance, parliamo di cifre che oscillano tra i 500 e gli oltre 1.000 euro a persona. Soldi sui quali i lavoratori fanno affidamento per far quadrare il bilancio familiare.

“Inizialmente la prassi era che i pagamenti venissero effettuati a marzo dell’anno successivo – denunciano Stefano Di Domizio e Pino Trusso, segretari provinciali di Fp-Cgil e Uil-Fpl -. Nel 2015 sul 2014 c’è stato uno slittamento a settembre, ma un ritardo così clamoroso non si era mai verificato”. Al centro di tutto sembra esserci un problema di ordine burocratico. “Le valutazioni sono state fatte, i soldi sono stati stanziati, ma manca la ratifica del dirigente competente – spiegano gli esponenti sindacali -. Quello che c’era prima non ha apposto la sua firma prima di essere trasferito alla Regione e adesso è tutto fermo, perchè sembra non esserci in organico il dirigente del personale competente a dare l’autorizzazione definitiva al pagamento”.

Di Domizio e Trusso  bollano come “ingiustificabile e insostenibile” il ritardo e rimarcano una disparità di trattamento:

“Per una parte dei dipendenti si è provveduto tempestivamente a depositare le valutazioni necessarie ad accedere all’indennità in questione, consentendo ai dipendenti di ricevere le relative spettanze mesi or sono. Per un’altra parte consistente dei dipendenti, invece, prima sono state effettuate con ritardo le valutazioni da parte del dirigente competente ed oggi è ancora tutto fermo”.

I rappresentanti sindacali chiamano in causa direttamente i vertici della Provincia:

“Tutto questo nonostante gli impegni assunti dal presidente e dal segretario generale nei confronti dei rappresentanti sindacali, di liquidare le somme entro la scorsa estate”.

In conclusione Di Domizio e Trusso chiedono di “procedere senza indugio a definire le formalità necessarie e a liquidare le spettanze dovute a questi lavoratori che la burocrazia ha lasciato indietro, e che però sono coloro che, effettivamente, portano avanti i compiti istituzionali dell’amministrazione e consentono ai cittadini di fruire dei propri diritti”.

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