Il M5s si taglia gli stipendi e restituisce oltre 600 mila euro agli abruzzesi
PESCARA, 26 febbraio – Il Movimento 5 Stelle abruzzese comunica l’ammontare delle risorse restituite dai cinque consiglieri regionali pentastellati con il taglio di stipendi e indennità. In tutto 627.316 euro, accantonati in poco più di tre anni e mezzo di mandato.
Presenti, al “Restitution Day” pentastellato, tutti e cinque gli esponenti del M5s, ovvero Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Riccardo Mercante, Gianluca Ranieri e Pietro Smargiassi.
Marcozzi ha spiegato:
“Sono risorse che abbiamo ricavato e donato attraverso riduzioni dello stipendio, restituzione delle indennità previste e restituzione delle somme avanzate e non rendicontate per i rimborsi forfettari. Con il taglio degli stipendi, abbiamo finanziato oltre 70 piccole e medie imprese, per un totale di 133.142 euro, abbiamo acquistato e donato alla Regione una turbina spalaneve dal costo di 219.600 euro e abbiamo finanziato con 5.000 euro il progetto #riscattiamobussi, un contest di idee finalizzato alla riconversione industriale del polo di Bussi nel segno di attività innovative e sostenibili”.
Gli esponenti del M5s hanno spiegato che i consiglieri regionali abruzzesi percepiscono 6.600 euro di indennità di base, più 4.400 euro di rimborsi forfettari, con ulteriori indennità legate alle funzioni. I consiglieri pentastellati hanno affermato di mettere in tasca soltanto 3.200 euro netti, più altre indennità legate ai rimborsi rendicontati, e di restituire tutta la parte eccedente.
Sara Marcozzi ha rimarcato:
“Pur stando all’opposizione abbiamo dato vita ad una vera e propria azione di governo. A differenza del M5s, che fa tutto ciò che promette, il presidente D’Alfonso, che all’inizio della legislatura aveva promesso di dimezzarsi lo stipendio, non lo ha fatto. Noi ci abbiamo provato in tutti i modi, presentando leggi per tagliare stipendi e indennità, e per abolire i doppi e tripli vitalizi, ma le nostre proposte sono state sempre bocciate. Ormai è chiaro che le forze politiche al governo della Regione non sono più credibili e che l’unica forza che vuole davvero il cambiamento è il M5s”.
