TERAMO, 5 novembre – E così la politica dei piccoli passi di Antonino Asta un suo primo risultato lo ha avuto: un punto trattenuto in una partita difficile, quella con il Sudtirol. Che non è stata una bella partita, va detto subito. Anche ruvida, forse troppo, nel finale

Il primo tempo trascorre senza grandi emozioni: i padroni di casa provano in ogni modo a forzare la difesa avversaria, che invece si mantiene strettissima. Con grossi limiti, però, per un attacco affidato esclusivamente alle ripartenze.

Gyasi, Vinetot e Barbuti sono i primi ammoniti, ce ne sarà una piccola quaresima nel corso dell’incontro.

In ogni caso la prima frazione di gioco si chiude senza azioni davvero degne di nota: bisogna fare uno sforzo per prendere in considerazione l’intervento di Calore su Tait, lanciato a rete da Traverso al 5′, per il resto solo schermaglie e blande conclusioni.

Al rientro dagli spogliatoi l’aria sembra migliore, dal punto di vista del gioco, ma anche più aspra: arrivano le ammonizioni per Cia e Altobelli per reciproche scorrettezze al 52′, due minuti dopo cartellino giallo anche per Fink.

La tensione comincia a farsi forte, ma il Sudtirol va vicino al gol: Costantino aggancia al volo e tira a botta sicura, ma la palla si stampa violentemente contro la traversa.

Il nervosismo continua a farla da padrone e il Sudtirol rischia grosso:  su un colpo di testa all’indietro di Eric, il portiere Offredi riesce a salvare proprio sulla linea.

Al 65′ e al 68′ si vede anche il Teramo, prima con Foggia poi con De Grazia, ma la conclusione, in entrambi i casi non porta frutti.

Con i cambi i tecnici modificano l’assetto delle squadre in campo, ma il risultato resta sempre lo stesso: 0-0. E mercoledì si torna in campo, con il Teramo che vola a Trieste.