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Indagine della Guardia di Finanza di Popoli: truffa da 500mila euro in materia di finanziamenti pubblici

Indagine della Guardia di Finanza di Popoli: truffa da 500mila euro in materia di finanziamenti pubblici

POPOLI, 5 ottobre – Scoperta una presunta truffa da 500mila euro in materia di finanziamenti comunitari e locali. Le indagini sono state compiute dalla Guardia di Finanza Popoli, che ha dato esecuzione ad una serie di controlli finalizzati al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica.

In particolare sono stati effettuati controlli nei confronti di realtà aziendali percettrici di finanziamenti pubblici stanziati con diversi bandi, anche a fondo perduto, finalizzati e sostenere lo sviluppo del territorio, mediante varie progettualità, tra le quali: “la creazione e lo sviluppo di servizi turistici a supporto dell’offerta locale, volti a favorire la promozione, la crescita e la competitività dell’Abruzzo come destinazione turistica”; “aiuti a progetti di ricerca industriale e/o ricerca sperimentale destinato alle imprese aggregate a poli di innovazione”; “progetti di investimento per la realizzazione ed installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficientamento energetico di edifici e sedi di attività produttive” ed altre iniziative a beneficio della aziende abruzzesi.

Gli accertamenti, svolti nei confronti di diverse aziende beneficiarie di importanti contribuzioni, si sono concluse con diverse segnalazioni sia all’Autorità Giudiziaria penale che a quella Contabile per il reato di truffa e per il connesso e consistente danno erariale, con conseguente segnalazioni all’Ente erogatore, per la revoca dei finanziamenti comunitari e regionali. Nei confronti di 4 aziende gli accertamenti hanno permesso di svelare diversi illeciti, riconducibili a mendaci dichiarazioni e attestazioni finalizzate a tratteggiare false rappresentazioni sulla realizzazione delle iniziative o del possesso dei requisiti richiesti per l’accesso. In particolare è emerso come le società richiedenti il contributo pubblico, hanno ottenuto indebitamente l’erogazione mediante presentazione di falsa documentazione o false dichiarazioni. Sul totale dei contributi controllati, per oltre 1.500.000 euro, circa un terzo, pari a quasi 500.000 euro, risulta viziato da anomalie e violazioni tali da poterle configurare quali indebite richieste e percezioni di erogazioni pubbliche, con 4 persone fisiche denunciate a piede libero (rappresentanti legali di società e titolari di ditte individuali).

 

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