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Intossicazione da funghi a Sulmona, in tre ricoverati in ospedale

Intossicazione da funghi a Sulmona, in tre ricoverati in ospedale

SULMONA, 11 ottobre – Hanno mangiato dei funghi che gli erano stati regalati e sono finiti in ospedale per un’intossicazione alimentare. Protagonisti, loro malgrado, della vicenda, tre residenti in Valle Peligna, attualmente ricoverati  nel nosocomio di Sulmona per le cure del caso.

A confermare che il malore dei tre ricoverati sia stato causato dall’ingestione dei funghi gli accertamenti effettuati sui residui del pasto,   inviati dal servizio igiene alimenti e nutrizione della Asl 1 al centro micologico regionale dell’Arta Abruzzo, accertamenti che hanno evidenziato la tossicità delle specie raccolte e consumate.

Le analisi dei residui fungini ha infatti messo in evidenza la presenza della Clitocybe nebularis, conosciuta in diverse zone dell’Abruzzo come “Orcella”e in altre parti d’Italia come “Nebbione”: un fungo che non rientra nell’elenco delle specie ammesse al consumo da parte del Ministero della Salute, anche se consumato normalmente nelle nostre zone fino a qualche anno fa.

Recenti studi, basati su una nutrita casistica, ne hanno infatti messo in evidenza la sua tossicità o quanto meno una sua scarsa tollerabilità da parte di persone a maggiore sensibilità individuale, con possibili fenomeno di bioaccumulo  nei casi di consumo ripetuto.

Al riguardo l’Arta ricorda come non abbiano “alcun significato le “prove” di tossicità fatte in casa né quelle fatte sugli animali: l’unica certezza sulla commestibilità viene solo dalla conoscenza. E’ necessario, quindi, far controllare i funghi raccolti presso gli ispettorati micologici dei dipartimenti di igiene delle Asl ed evitare il fai da te“.

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