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Lago di Barrea ridotto a una pozzanghera. Il Wwf: “Non è più tollerabile”

Lago di Barrea ridotto a una pozzanghera. Il Wwf: “Non è più tollerabile”

L’AQUILA, 7 novembre – Prosciugato. Come sempre accade in questo periodo il lago di Barrea è ridotto a un pezzo di campagna terra. Lo segnala, ancora una volta, il Wwf, con un dettagliato intervento, documentato anche con immagini.

La causa della siccità è, ricorda il Wwf: “l’azione di manutenzione da parte del gestore della diga, che puntualmente lascia la vasta area praticamente a secco”.

L’associazione ricorda che lo specchio d’acqua, situato nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise “è tutelato da norme internazionali e nazionali e rappresenta un ecosistema d’acqua dolce di cruciale importanza, in particolare per l’avifauna acquatica e gli uccelli migratori.

Ma nonostante incontri, impegni, interventi ogni anno la storia si ripete

 

 

«Quello del periodico parziale prosciugamento del lago – dichiara il Delegato del WWF Abruzzo, Luciano Di Tizio – è un problema che non si può continuare a trascurare: in tutti questi anni non è stato organizzato né un monitoraggio né un’osservazione per la valutazione del danno ambientale prodotto dalle consistenti variazioni del livello idrico del lago. Una situazione del genere, all’interno di un Parco nazionale, in un’area segnalata da strutture internazionali per l’elevato pregio naturalistico, non può essere oltremodo tollerata. È necessario che vengano rispettate le norme europee innanzitutto effettuando adeguati studi sull’impatto che le manovre effettuate sulla diga provocano sugli ecosistemi».

Il Wwf chiede quindi che si attivino i controlli necessari per arrivare a un accordo  con il gestire per garantire da un lato il funzionamento in sicurezza dell’impianto, dall’altro la tutela degli ecosistemi che anche la comunità internazionale considera valori di interesse generale.

 

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