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L’Aquila, mazzette per la ricostruzione: 2 indagati tornano in libertà

L’Aquila, mazzette per la ricostruzione: 2 indagati tornano in libertà

L’AQUILA, 10 agosto – Tornano in libertà anche se con misure attenuate due indagati, conferma dei domiciliari per un altro. E’ quanto ha deciso il Tribunale del Riesame dell’Aquila a cui si sono rivolte tre delle dieci persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta su presunte mazzette in 12 appalti pubblici della ricostruzione post terremoto del 2009, gestiti dagli uffici dei Beni culturali d’Abruzzo.

A Marcello Marchetti, dell’Aquila, architetto del segretariato Mibact, e Mauro Lancia, di Pergola (Pesaro Urbino), contitolare della Lancia Srl, il tribunale del riesame ha revocato i domiciliari: al primo resta l’interdizione dall’esercizio della professione e dell’ufficio, per il secondo c’e’ il divieto di dimora all’Aquila.

Lo stesso Riesame ha invece respinto l’istanza dei legali di Lionello Piccinini, aquilano, geometra del segretariato Mibact e tra i principali indagati dopo essere stato intercettato a conteggiare i soldi per gli inquirenti probabile frutto di tangente, a deridere le ditte che rimanevano escluse in favore di quelle che pagavano e ad avanzare dubbi su alcuni lavori-chiave come quello al Teatro comunale.

L’inchiesta ha portato anche a 5 interdizioni dall’attività e a 20 indagati tra professionisti, funzionari Mibact e imprenditori. Nel complesso, le decisioni del tribunale confermano il castello accusatorio della procura che, infatti, da quanto si è appreso, non intenderebbe presentare ricorso.

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